Il Piano Particolareggiato per le Terme di Carignano redatto dall'architetto Pier Luigi Cervellati negli anni '90 prevedeva una volumetria di circa 140.000 mc.
Lo stesso Cervellati aveva ideato una cittadella termale, che però non andò oltre la fase progettuale preliminare.
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| Cartellone stradale nei pressi delle Terme (foto di G.Montesi dal gruppo FB) |
Successivamente, nel 2009, i comuni di Fano e di Pesaro, la provincia di Pesaro e Urbino e la società "Terme di Carignano" sottoscrivevano un Accordo di Programma per la realizzazione di un centro turistico-termale ed un campo di golf.
Il progetto presentava in totale una Superficie Utile Lorda di 58.067 mq ripartita in nuove volumetrie e volumetrie esistenti.
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| Ripartizione delle volumetrie (2009) (● il parco secolare e la palazzina) |
Il progetto proposto veniva, però, respinto dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Marche:
"l'intervento, se realizzato, comporterebbe una notevole manomissione dei valori codificati dai provvedimenti di tutela (vincoli), comunque primari rispetto a qualsiasi interesse pubblico o privato"
A questa decisione seguì un contenzioso della proprietà, sia con la Soprintendenza che con il comune di Fano.
Il nuovo PRG, ora in via di attuazione, prevede una riorganizzazione dei comparti, ma per quanto riguarda le Terme di Carignano, in base alle schede del Piano Attuativo, si tratta solo di una nuova nomenclatura, senza variazioni sostanziali:
"Per la zona D6 [Zone turistico-alberghiere], dove esiste un Piano particolareggiato approvato con delibera n.715/1996 della Giunta della Provincia di Pesaro e Urbino [c.d. Piano Cervellati], il progetto planivolumetrico di tale area dovrà rispettarne le indicazioni."
- ST4_P08 ⇨ AT-27-PA "zona turistico alberghiera di espansione";
- ST4_P24 ⇨ AT-29-PA "centro termale e del benessere";
- ST4_P31 ⇨ AT-28-PA, "Villa Regina, struttura sanitaria con centro congressi".
Se la proprietà delle Terme decidesse di proseguire con la progettazione, sarebbe pertanto legittimamente autorizzata a richiedere di utilizzare questi valori, salvo poi andare nuovamente in conflitto con le eventuali decisioni della Soprintendenza.





























