Progetti ambiziosi mai realizzati - 1
Nel 1994 la rivista Arredo & Città presenta la visione progettuale per quelle che sarebbero dovute diventare le "nuove Terme" di Carignano, in un intervista all'architetto Pier Luigi Cervellati ne viene illustrata la filosofia.
"Fano: le Terme di Carignano. Tanto nuove da sembrare antiche
L'Amministrazione comunale di Fano ha inteso gettare le basi per il futuro della zona termale affidandone lo studio per l'inquadramento urbanistico all'architetto Pier Luigi Cervellati.
Il quadro di riferimento elaborato a cui dovrà far seguito un vero e proprio Piano Particolareggiato, prefigura un insediamento di fondazione primaria sul modello di Castel Clementino (oggi Servigliano, prov. di Fermo), costruito con i criteri specifici dell'insediamento "pianificato".
Le nuove Terme si presentano infatti in forma di città: uno spazio quadrangolare definito da edifici perimetrali che non dovrebbero superare i due piani di altezza, interrotti, come in un "castrum", da quattro porte più alte per cui accedere alla cittadella interna a sua volta formata da edifici disposti in maniera da comporre strade, cortili, giardini e una piazza principale all'incrocio dei due assi viari più grandi."
Ipotesi progettuale (● il parco secolare e la palazzina) | |
L'intento progettuale di conferire al nuovo intervento l'identità di quelli storici e di renderlo omologo all'ambiente marchigiano, e fanese in particolare, viene attuato da Cervellati mediante l'attenta analisi del contesto e della sua storia."
Si riconosce il contorno dell'attuale Zona D6 del comparto ST4_P08 (● il parco secolare e la palazzina) |
"Ipotesi 1
Per l'impianto vero e proprio, cioè non considerando l'auditorium e annessi vari, si ipotizza una superficie di circa 16mila mq che, tradotta nella volumetria dei tre piani generalizzati su tutti gli edifici, misura circa 175mila mc. Volumetria che con l'auditorium, le stalle e gli annessi vari, potrà raggiungere un massimo di 200mila mc.
Ipotesi 2
Si è voluto, stante lo stesso schema insediativo, valutare anche la superficie minima realizzabile, ipotizzando quindi corpi di fabbrica di soli due piani, come negli insediamenti storici. In questo caso si ha una volumetria che con l'auditorium, le stalle e gli annessi, potrà raggiungere i 140mila mc.
Ipotesi 3
La soluzione che sembra opportuno suggerire è quella che indica nei corpi di fabbrica esterni un'altezza di due piani, mentre i corpi di fabbrica posti all'interno dovrebbero essere almeno di tre. In questo caso, forse ottimale, la volumetria complessiva sarebbe di 165mila mc."
Viste prospettiche |
Il Piano Particolareggiato "Terme di Carignano", dopo essere stato adottato dall'Amministrazione comunale di Fano, viene approvato dalla Giunta della Provincia di Pesaro e Urbino con delibera n. 715/1996.
Prevedeva attuazione in forma unitaria di due comparti con una volumetria totale di 140.000 mc.
Cartellone stradale nei pressi delle Terme: soluzione con tre piani (2002) (foto di G.Montesi dal gruppo FB - ottobre 2020) |
Non verrà mai realizzato, probabilmente per la mancanza di obiettivi comuni e coordinamento tra i proprietari dei due diversi comparti.