21/12/2023

Terme di Carignano: un possibile circuito turistico-religioso, culturale e del benessere

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Sono sempre più numerose le persone che frequentano le Terme (presidi sanitari autorizzati dal Ministero della Sanità) e ricorrono alle cure che all'interno di esse vengono proposte: l'elevata richiesta è determinata soprattutto da un insieme di valutazioni dovute alla ricerca della salute in senso lato, intesa cioè non come assenza di malattia, ma come condizione di benessere psico-fisico e sociale che permette di godere dei piaceri della vita.

È noto ormai che le terapie termali sono completamente naturali, visto che viene utilizzata solamente acqua arricchita di sali minerali, zolfo ed argilla a seconda delle cure che vengono effettuate a scopo preventivo, terapeutico e riabilitativo.

Strettamente collegato con il discorso termale è il benessere psico-fisico della persona, quindi cura della salute ed armonia di corpo e mente che può essere raggiunto attraverso un corretto stile di vita, regolare attività fisica, una buona dieta alimentare e con un contatto costante con natura ed ambiente.

Le future Terme di Carignano saranno il punto focale del recupero fisico della persona, ma già da ora è necessario creare per i futuri frequentatori tutte le condizioni ottimali per il benessere a 360 gradi e che permetta loro di raggiungere la salute attraverso le terapie termali.

Per fare ciò, non si deve fare altro che sfruttare tutto il potenziale e le innumerevoli possibilità che la nostra cittadina ha da offrire, e puntare su ciò che al momento attuale va per la maggiore: riaprire quindi le Terme di Carignano deve essere intanto vista come una priorità assoluta, perché attirerebbero nel nostro territorio urbano nuovi turisti, ma questa non è l'unica opportunità che creerebbero.

Per il raggiungimento del benessere fisico e mentale, si potrebbe pensare di creare dei percorsi specifici per camminare o per andare in bicicletta visto che il contatto con l'ambiente e la natura e fare sport, provoca la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine o la serotonina, un ormone neurotrasmettitore che migliora lo stato di serenità.

A Fano la collina di Monte Giove potrebbe rappresentare l'itinerario ideale per cittadini e villeggianti, a cui si potrebbe coniugare lo sfruttamento di un filone di turismo molto importante ma che spesso viene erroneamente trascurato e cioè quello religioso, visto che a Monte Giove esistono diversi luoghi di culto.

11/12/2023

Terme di Carignano: non solo sanità, ma turismo

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Si parla tanto di turismo e di come creare eventi o attrazioni che possano portare gente nella nostra città, ma in realtà basterebbe poco per risolvere questo problema: bisognerebbe riaprire, e velocemente, le nostre Terme di Carignano.

Ebbene sì, perché in ogni paese o città dove sono nate strutture termali, il turismo ha subito dei picchi importanti provocando una notevole movimentazione di gente, basti pensare alle Terme di Riccione, dove almeno in 30000 frequentavano lo stabilimento durante la stagione di apertura, alle Terme di Rimini (circa 15000), ma anche alle Terme di Carignano stesse che, durante i tempi d'oro, erano frequentate da oltre 10000 persone.

Parlare di questi numeri però è fortemente riduttivo, perché queste cifre comprendono solamente le persone che erano solite effettuare le terapie termali, ma chi frequentava lo stabilimento per effettuare il proprio ciclo veniva sempre in compagnia della famiglia o di amici/che e quindi questi numeri dovrebbero essere raddoppiati se non addirittura triplicati.

Tra l'altro chi va regolarmente alle Terme, in genere, non è un pendolare e pertanto nei 12 canonici giorni di cure termali, è solito soggiornare in strutture ricettive: se si pensa anche che per usufruire dei benefici delle cure con le acque sono necessari almeno due o tre anni, questo significa assicurarsi e fidelizzarsi per almeno questo arco di tempo la clientela e che poi gli arrivi aumenteranno grazie al passaparola di chi ha già soggiornato e si è avvalso delle terapie termali.

A questo punto però viene il punto dolente che riguarda Fano: purtroppo prima della ricostruzione e ristrutturazione delle nuove Terme di Carignano, sarebbe necessario attuare una politica che crei le fondamenta, le basi di una ricezione del turismo, perché ormai nella nostra città non abbiamo quasi più hotel aperti e al passo con i tempi.

Per far ciò, sarebbe il caso di incentivare i privati stimolandoli con agevolazioni varie per permettere loro di ristrutturare o addirittura di creare nuovi hotel di pregio che consentano il soggiorno delle tante persone che frequenteranno la nostra zona.

20/11/2023

Vogliamo una Fano sempre più povera?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Non ci si capacita della notizia trapelata sui giornali negli ultimi giorni: i famosi posti letto vacanti di cui si sta parlando da tempo, sembra sempre di più che si stiano allontanando da Fano per volatilizzarsi verso una clinica privata di Pesaro.

La cosa è sconvolgente, soprattutto se si pensa che per Fano e per il nostro ospedale pubblico questi posti di degenza sarebbero molto più che necessari: la situazione sta degenerando, con conseguenze devastanti per il nostro nosocomio che si sta "impoverendo" di reparti importanti, provocando forti disagi ai cittadini.

Dell'Ospedale Santa Croce infatti non ne usufruisce solamente la popolazione fanese, ma anche tante persone dell'entroterra: non si riesce proprio a comprendere il motivo per cui questi posti letto volgano verso Pesaro e nonostante la notizia aleggiasse nell'aria già da tempo, ciò che ci lascia basiti è il silenzio totale di chi ha in mano le redini di Fano.

Se Fano ci teneva a possedere la "sua propria ortopedia", avrebbe dovuto già da tempo lottare per l'ottenimento, ma purtroppo non se ne è mai sentito parlare, non è stata fatta nessun tipo di battaglia così come non c'è stata divulgazione del problema e nessuna dimostrazione di quanto si tenesse alla risoluzione dello stesso.

Far battaglie significa farsi sentire e lottare, lottare per ciò che serve alla nostra città come l'aria che respiriamo e cioè un ospedale completo, funzionale e con possibilità di degenza, con i famosi posti letto convenzionati che ci spetterebbero di diritto e che ci erano già stati promessi da tempo.

Per quale recondito motivo non vengono destinati alla nostra città quando già anni fa erano stati promessi alla clinica che doveva sorgere a Chiaruccia?

09/11/2023

Pitinum Pisaurense

Municipio romano con sorgenti termali

Nel territorio comunale di Macerata Feltria, presso la Pieve romanica di San Cassiano, si trovano i resti dell'antica Pitinum Pisaurense, nella Pieve stessa sono tuttora visibili materiali di riutilizzo di epoca romana.

Ritrovamenti occasionali e successivi saggi di scavo hanno riportato alla luce i resti di un edificio termale, come testimonia una tavola in pietra, datata tra I e II secolo, di cui è stata ritrovata la parte destra.

Tavola in pietra che testimonia la presenza di un edificio termale
(Macerata Feltria, Museo della Torre Civica)

L'iscrizione cita diversi interventi sia di costruzione che di manutenzione dell'edificio termale:

… costrui un bagno pubblico; … fece ricostruire, a sue spese, il pavimento della stanza del bagno tiepido; … il patrono del municipio fece costruire una statua della dea Fortuna e anche condotti nel bagno e costruì un lago e una piscina; … ricostruì a sue spese un … deteriorato dall'usura del tempo.

(cfr. CIL XI 6040 - EDR 103813)

25/10/2023

Proprietà, se ci sei batti un colpo!

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

L'inverno è ormai alle porte, il tempo trascorre veloce e più passa, più crescono i dubbi a proposito della futura realizzazione di quelle che dovrebbero diventare le nuove Terme di Carignano.

Ma facciamo un po' di chiarezza: in data 25 ottobre 2022, il Gruppo Romani capitanato dall'Avv. Maurizio Natali, aveva provveduto a presentare al Cinema Masetti di Fano il rendering della nuova struttura che sorgerà a Carignano.

Purtroppo, nonostante sia trascorso un anno da questa presentazione e diversi anni dall'acquisizione dei terreni, non esiste ancora un progetto esecutivo ma neanche un minimo accenno di inizio lavori e la benché minima volontà da parte della proprietà di procedere a mettere in sicurezza tutto il territorio acquisito, cioè un parco secolare ed una palazzina storica con vincoli ben precisi da osservare.

Ora, possiamo comprendere che la formulazione di un progetto è un'impresa complessa e difficoltosa e che i costi iniziali di progettazione saranno sicuramente lievitati con l'aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione, ma ciò di cui non ci capacitiamo e anzi ci infastidisce proprio assai, è il silenzio dietro cui si è trincerata la proprietà.

Innanzitutto come già affermato in diverse occasioni, ricordiamo al Gruppo Romani che sono diventati proprietari all'asta di un "comparto termale", quindi non un terreno dove hanno possibilità di costruirsi ciò che preferiscono, ma un appezzamento dove scorrono acque demaniali.

Pertanto, i cittadini hanno tutte le ragioni di battersi e di chiedere ciò che gli spetta di diritto cioè di poter usufruire dei benefici che apportano le acque termali così come è stato possibile fino al 2014, anno di chiusura definitiva delle Terme di Carignano.

Ciò che però ci lascia perplessi e senza parole, è che inizialmente tra l'Avv. Natali e la cittadinanza si era creata una piacevole sinergia che aveva permesso a questo gruppo che fa parte dell'imprenditoria marchigiana di venire ben visto dai fanesi, ma questa interazione è durata poco più di un attimo, visto che dopo la presentazione del rendering hanno inaspettatamente deciso di non relazionarsi più con la popolazione e di escluderla totalmente.

Giunti a questo punto, pare lecito chiedersi quali siano gli effettivi intenti di questi imprenditori, visto che le supposizioni sulla reale realizzazione di questo progetto stanno aumentando in maniera esponenziale. 

13/10/2023

Immagini di vita quotidiana tra XIX e XX secolo

Piccola raccolta dell'opera di Gaetano Baviera
(Porto San Giorgio 1860 - Fano 1919)

Una serie di immagini di Gaetano Baviera, fotografo attivo a Fano a cavallo tra il XIX e il XX secolo, legate al tema dell'acqua nella vita quotidiana dei fanesi

Pescatori alla foce dell'Arzilla
(cartolina ricolorata)

Barche da pesca fuori dal porto
(fotografia ricolorata)

La pesca alla tratta
(fotografia ricolorata)

Grand Hotel dei Bagni
(fotografia ricolorata)

09/10/2023

Terme di Carignano: ma i cittadini fanesi contano così poco?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Considerando che non sono seguite risposte pubbliche dopo il comunicato stampa divulgato diversi giorni fa, ci ritroviamo ora a sollecitare chiarimenti nei confronti dei cittadini fanesi da parte della politica.

Ma partiamo dal principio: recentemente è stato pubblicato un articolo dove venivano fatte riflessioni e domande ben precise riguardanti l'ultima opportunità che ci si presenta di poter finalmente riaprire le Terme di Carignano dopo anni di chiusura e di degrado completo della struttura.

Riassumendo velocemente, la nuova proprietà costituita da imprenditori del settore salute, aveva fatto richiesta di assegnazione dei 50 posti letto ormai vacanti da anni e che la proprietà si auspicava potessero far parte della clinica ortopedica che dovrebbe sorgere a Carignano.

Durante un'intervista radiofonica l'Avvocato Natali ha affermato però che se non venivano affidati alla sua struttura, a suo parere poteva andare bene anche l'assegnazione dei posti già citati al nostro nosocomio fanese, pur rendendosi disponibile ad effettuare riabilitazioni in acqua termale.

Ma la domanda principale di cui si attende ancora una risposta è per quale motivo, dopo l'approvazione del nuovo Piano Sanitario, questi posti risultano ancora incerti e non disponibili per l'Ospedale Santa Croce di Fano (*).

Ospedale Santa Croce
(cartolina di G.Baviera ricolorata)

25/09/2023

Terme di Carignano: ma le vogliamo davvero?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Trovo personalmente utile fare alcune riflessioni sul progetto del Gruppo Romani sulle Terme di Carignano ormai a due anni dall'acquisto.

Per esperienza diretta visto che ci ho lavorato, posso testimoniare che le Terme di Carignano come le abbiamo vissute all'epoca, oggi non sarebbero più economicamente sostenibili.

Pertanto, anche se come è già stato assicurato dalla proprietà continueranno ad esistere tutte le cure termali e la possibilità di accesso al Parco, la differenza sotto il profilo della sostenibilità economica si concretizzerà con il prestigio dell'albergo con la SPA (cioè con un centro benessere di alto livello): fin qua, tutto bene.

Sappiamo che ci saranno sicuramente da superare degli scogli per la realizzazione del progetto iniziando dall'urbanistica, dalla viabilità, dalla Soprintendenza e dalle esondazioni del Bevano che nel 2014 determinarono il collasso delle Terme e portarono alla chiusura totale della struttura a cui nel frattempo erano sopraggiunti anche problemi dovuti ai tagli statali sulle convenzioni delle cure termali, aumenti del ticket, tetti di spesa ed una riduzione sulle agevolazioni di cui beneficiavano le forze dell'ordine.

Valutazioni che probabilmente le istituzioni preposte e la nuova proprietà stiano già affrontando per trovare soluzioni, visto anche l'apporto in termini di occupazione e di rilancio del nostro territorio da un lato e l'interesse economico dall'altro.

Non c'è dubbio che essendo di fronte ad imprenditori del settore salute, ci sia anche un forte interesse per la costruzione di una clinica e quindi aumenta il sospetto che la clinica stessa costituisca il nodo centrale di tutta questa complicata vicenda.

Se questo è, mi chiedo e vi chiedo: ma a chi darebbe fastidio una nuova clinica?

Penso che ai cittadini fanesi potrebbe invece risultare piuttosto utile avere una struttura in più, in modo che ciascuno liberamente potrà avvalersi o meno dei servizi proposti e della clinica che preferisce e lo stesso identico ragionamento può valere pure per tutti i cittadini della provincia a cominciare dal Comune di Pesaro, che proprio con la nuova clinica confina.

Ricordo che la nuova proprietà propose agli inizi di far sorgere a Carignano una clinica estetica, ma in seguito il suo interesse sembrò aver preso la via dei famosi cinquanta "posti letto" di ortopedia destinati a Chiaruccia.

I dubbi sorti sono stati però fugati dall'Avvocato Natali in mia presenza attraverso una intervista radiofonica, dove ha smentito le varie dicerie e anzi ha auspicato che quei posti letto fossero assegnati al nostro Ospedale Santa Croce, pur rendendosi disponibile ad effettuare la riabilitazione con le preziose acque termali di Carignano.

Queste però sono state le ultime parole da parte della proprietà, che ormai tace da mesi.

Guardando però la realtà dei fatti e riflettendo sul Piano Socio Sanitario appena varato dalla Regione, nulla è scritto circa i posti letto in questione.

Viene spontaneo domandarsi: perché la Regione, con il nuovo Piano appena approvato, non li abbia assegnati al Santa Croce?

Eppure mi risulta, dalle dichiarazioni degli esponenti politici del territorio, che fossero tutti d'accordo per la destinazione dei famosi posti letto di ortopedia all'Ospedale Santa Croce ma ad oggi, come direbbe il sommo Poeta, questi posti sono ancora "tra color che son sospesi" (concedetemi la licenza poetica trattandosi di posti letto e non di anime).

Mi auguro di sbagliarmi e spero che a questa domanda giunga presto un riscontro positivo con atti concreti utili se non altro, ad offrire ai cittadini della provincia una risposta ad un bisogno che viene soddisfatto in altre regioni, ma con costi esorbitanti a carico della Regione Marche.

A mio avviso, togliere dalla discussione quei posti letto sarebbe risultato strategico e provo ad argomentare il mio convincimento dicendo che assegnare quei posti letto al Santa Croce avrebbe fatto chiarezza e posto la nuova proprietà con le spalle al muro, non vi pare?

E allora ciò che colpisce ancora di più oggi, è che non venga posto ancora rimedio diciamo "alla distrazione" nella redazione del Piano socio sanitario.

Quei posti sono necessari nel nostro territorio, li vogliamo a Fano e sottolineo Fano, non a Pesaro: ottenerli nella nostra città con destinazione ortopedica e avere la possibilità di una terapia riabilitativa in acqua termale è quanto di meglio possa esserci per una presta guarigione, come dimostrato lo scorso anno durante il convegno sulle Terme di Carignano dove l'emerito Professor Franco Canestrari aveva ben illustrato le eccellenti qualità rigenerative delle acque termali.

Ora ciò che ci si aspetta è di avere delucidazioni da chi di competenza e che vengano prese decisioni tali da permettere quanto prima di dare un avvio definitivo ai lavori di ricostruzione delle Terme di Carignano, con conseguente riqualificazione del territorio attiguo. 

Beatrice Morbidoni

Formella a decorazione della Palazzina
(foto di Pier Roberto Renzi dal gruppo FB - gennaio 2023)

18/07/2023

La "Fano dei Cesari" e le Terme di Carignano

Sfilata presso l'Arco d'Augusto durante la "Fano dei Cesari", 16 luglio 2023

Un inaspettato appello per la riapertura delle Terme da parte del decano dei giornalisti fanesi, Massimo Foghetti, durante la sfilata della fazione del Delfino alla "Fano dei Cesari".

Chi sarà il misterioso personaggio che ha suscitato l'intervento?

E quanti di voi riescono ad individuarla?

(da "Occhio alla Notizia")

06/07/2023

Terme di Carignano: ma arriviamo o no al dunque?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Sono ormai trascorsi quasi tre anni dall'acquisizione all'asta da parte della società Romani dei terreni che comprendono il parco e le acque relative alle Terme di Carignano, ci si aspettava un veloce avvio dei lavori di ristrutturazione del vecchio e la costruzione del nuovo ma purtroppo ancora si arranca, tutto si è fermato e non si riesce assolutamente a vedere risorgere ciò che un tempo era tanto amato dalla popolazione fanese, dal circondario, ma anche dai tanti turisti e cioè le famigerate Terme di Carignano.

La delusione è davvero forte, soprattutto per chi come noi vorrebbe che venissero fatti quanto prima degli interventi migliorativi nei confronti delle strutture esistenti e che ora si trovano nel degrado più assoluto.

Nel frattempo non solo non si è provveduto a fare qualcosa, ma anzi sono apparsi all'orizzonte dei problemi ancora irrisolti. A cosa mi riferisco presumo che tutti l'abbiano capito, e cioè quei posti letto che vengono citati da mesi e di cui ancora non si capisce bene la destinazione (*).

14/06/2023

"Provveda subito chi deve"

Condizioni di vita delle lavandaie di Fano (1904)

Darsena Borghese e lavatoio della Liscia
(foto d'epoca ricolorata)

Il nuovo acquedotto di Fano è entrato in funzione da poco e le lavandaie del porto protestano per far valere le proprie ragioni, con toni decisamente diversi rispetto alla supplica di qualche decennio prima:

"Le lavandaie di Fano muovono giustamente alti lamenti per due ragioni:

1. perché nel lavatoio pubblico manca l'acqua dal mercoledì al venerdì e dal sabato al lunedì, di modo che quando è torbida l'acqua del Porto canale le povere donne devono recarsi all'Arzilla con il carico sulle spalle o nelle carettelle e con questa canicola ognuno immagina che divertimento.

Ma già questo i signori del Municipio non lo capiscono perché le loro mogli non prenderanno neppure il conto del bucato.

2. perché nello stesso lavatoio vengono lavati i panni sporchi dell'ospedale il che è contro l'igiene e contro la decenza. I panni dell'ospedale, ora che c'è l'acquedotto si lavino all'ospedale.

A questi due inconvenienti provveda subito chi deve, se no provvederemo noi in altro modo."

(Da: "Il Messaggero del Metauro" del 22 luglio 1904)

Bibliografia
- Fano: fonte e lavatoio della Liscia (scomparsi), Luciano Poggiani e Paolo Volpini

13/06/2023

"A sostentamento delle miserabili famiglie"

Condizioni di vita delle lavandaie di Fano (1841)

Attraverso la commovente richiesta di ripristino del lavatoio lungo il canale del porto, rivolta al Gonfaloniere tramite il Parroco della Chiesa di Santa Maria del Porto, possiamo farci un'idea delle condizioni di vita della gente del porto nei tempi passati:

"Le lavandaje della Parrochia di S. Maria del Porto fuori di Porta Giulia umilmente implorano dall'Eccellenza Vostra il ripristinamento dell'antico loro lavatojo situato lungo il canale di questo Porto, che da tanto tempo si è reso del tutto inservibile; e ciò tanto tanto calorosamente supplicano quelle numerose famiglie di professione lavandaje che potendosi servire del medesimo ritrarrebbero un maggior vantaggio a sostentamento delle loro misarabili famiglie, ed anche a scanso di molte malattie che nella stagione d'inverno incontrano per essere costrette lavare nella corrente della Liscia.

Di tanto sperano.

Fano il 19 agosto 1841.

Attesta il sottoscritto Parroco di Santa Maria del Porto di Fano la verità dell'esposto delle suddette miserabili famiglie lavandaje"

04/06/2023

Sorgenti e boschi sacri alle origini dei beni comuni

Diritto romano e beni di interesse pubblico
(del perché ci interessano sia le sorgenti termali che gli alberi di un viale cittadino)

Alle origini dei beni comuni

La categoria delle res communes omnium, intese come beni che non appartengono né ai privati né a una comunità, ma che sono lasciati al godimento di tutti gli esseri umani, fa la propria comparsa nel mondo del diritto con il giurista Elio Marciano, vissuto tra il II e il III secolo d.C., al quale è attribuito un passo riportato nel Digesto (raccolta di testi di giuristi romani) che ne contiene la definizione:

Quaedam naturali iure communia sunt omnium, quaedam universitatis, quaedam nullius, pleraque singulorum quae variis ex causis cuique adquiruntur.
Et quidam naturali iure omnium communia sunt illa: aer, aqua profluens, et mare, et per hoc litora maris.

Il giurista afferma che alcune cose - aria, acqua corrente, mare e litorale - sono comuni a tutti, a prescindere dall'appartenenza o meno alla civitas; altre cose sono delle universitates, cioè delle comunità cittadine, e altre ancora sono res nullius.

29/05/2023

La memoria delle acque 💦

Fontane scomparse nei pressi del porto-canale di Fano (*)

Una fontanella situata al Lido in viale Cairoli, dove ora è collocata l'edicola, disponeva di due rubinetti: uno per l'acqua dell'acquedotto ed un altro, dotato di una leva per il pompaggio, per l'acqua ferruginosa proveniente da una vena locale apprezzata per le sue proprietà terapeutiche. La fontanella è stata rimossa verso il 1980-90.

Di più antico ricordo è la Fonte della Liscia, detta anche Fontanina. Era situata lungo il porto-canale in prossimità della Darsena Borghese, a valle della Liscia, sul lato di via Nazario Sauro. L'acqua alimentava anche un lavatoio, in uso fino a quando, al termine della seconda guerra mondiale, fu danneggiato e in seguito interrato assieme alla Fontanina.

In una mappa del 1790, in cui sono riprodotte le pertinenze del Porto Borghese, viene riportata nei pressi dell' "Arsenale e sopra Terrazza" come "Fonte del Porto".

"Pianta dimostrativa del Porto di Fano"
(attribuita a Salvatore Piccioli, 1790)

In una lettera del 1836, riguardante l'esistenza di fonti e sorgenti nel territorio di Fano, che il Gonfaloniere (carica corrispondente all'attuale sindaco) scrive al Legato Pontificio di Pesaro, la Fontanina viene così descritta:

"la cui acqua per la sua non comune bontà avanza ogni altra; incognita è la sua vera origine sembrando che la scaturisca sotto il canale della Liscia."

08/05/2023

Terme di Carignano e Fano: ecco ciò che conta!

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Nonostante i vari proclami e le promesse fatte, purtroppo non si riesce ancora a vedere partire i lavori di ristrutturazione delle Terme di Carignano e di tutte le strutture che verranno annesse, il che fa pensare ad un "dejà vu" che porta ad accrescere la sfiducia ed il timore che tutto vada a finire nel modo peggiore come già avvenuto anni fa e cioè che niente riesca ad andare in porto.

Il silenzio da parte di tutti sembra irreale, ma in qualità di Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano", posso assicurarvi che sono costantemente in contatto con politici e proprietà per riuscire a carpire quali siano i problemi di fondo che causano questi rallentamenti.

L'attuale amministrazione ha confermato anche durante la recente presentazione del nuovo PRG di avere tutto sotto controllo, e ciò che mi auguro è che sia stato tutto ipotizzato anche in previsione di ciò che sarà in futuro, cioè che in un territorio paesaggistico splendido come Carignano, vengano seguite alla lettera le direttive della Sovrintendenza di mantenere integre le aree circostanti.

Nel frattempo un passo avanti da parte della società acquirente delle Terme è avvenuto, le concessioni minerarie sono state acquisite e sicuramente questo ci permette di dormire sonni più tranquilli, visto che sarebbe stato impossibile parlare nuovamente di Terme senza la possibilità di sfruttamento delle meravigliose acque dislocate nei diversi pozzi ubicati in prossimità dei terreni recentemente acquistati.

Per il momento il punto cruciale di tutta l'attuale situazione di stallo sembra siano ancora quei "benedetti" posti letto di cui fino a qualche tempo fa si è tanto parlato, 50 posti letto destinati al nostro ospedale cittadino che permetterebbero di ottenere un potenziamento del nostro reparto ortopedico e non solo: nonostante ce ne sia estrema necessità, nulla finora è stato deliberato.

Mobilità regionale passiva
(prov. PU=Area Vasta 1, ora AST1)

04/05/2023

Spezzatino catastale in acqua termale 🥘

Terme di Carignano, in vendita ex Stabilimento dell'Acqua Orianna

Dopo l'Hotel Quattro Fonti anche l'ex Stabilimento di imbottigliamento è in vendita da parte della stessa società di recupero crediti.

Lo stabilimento di imbottigliamento
(foto dal blog "Essere altrove")

"Trattasi di due beni immobili distinti situati in Località Bevano presso le Terme di Carignano. Il primo è l'ex stabilimento di imbottigliamento dell'acqua minerale Orianna, il secondo è il nuovo stabilimento di imbottigliamento, incompleto, solo parzialmente edificato, al grezzo, situato a pochi metri dallo stabilimento non più utilizzato, in un terreno aperto su quattro lati."

30/04/2023

21/04/2023

Hotel e Centro Benessere

Immagini dal progetto "Carignano Health and Wellness"

Dalla presentazione dello scorso ottobre al cinema Masetti abbiamo estratto alcune immagini del futuro albergo. 

Disporrà di due sezioni distinte per tipologia di accoglienza, camera o suite, per un totale di circa 4.120mq, in linea con quanto indicato dalla Soprintendenza nel 2011 per le "Funzioni ricettive" (4.400mq).

Le camere (50 standard+30 superior) avranno tutte l'affaccio su una corte condivisa.

Vista delle camere con corte condivisa

14/04/2023

Senza perdere la bussola 🧭

Osservazioni sul progetto "Carignano Health and Wellness"

A due anni dal perfezionamento dell'acquisto dei due lotti delle Terme da parte del Gruppo Romani, nonostante la presentazione del progetto avvenuta lo scorso ottobre (vedi parte I e parte II), sappiamo ancora molto poco di concreto, abbiamo solo qualche immagine di presentazione.

Brochure di presentazione del progetto "Carignano Health and Wellness"

01/04/2023

Anteprima sul restauro della Palazzina

Nuovi rendering del progetto delle Terme

Vista aerea del progetto

I due lotti interessati: a sinistra i terreni edificabili,
a destra la Palazzina e il parco secolare ( ingresso)

19/03/2023

Carignano, ex Hotel Quattro Fonti in vendita

Un pezzo di storia delle Terme in saldo

Cartolina storica dell'Albergo Quattro Fonti

Sono attualmente presenti due differenti inserzioni da parte di un'agenzia che si occupa di recupero crediti a livello nazionale per cifre cui si fa fatica a credere (50mila e 170mila euro, vedi https://www.immobiliare.it/vendita-palazzi/fano/fenile-carignano).

04/03/2023

Foto e cartoline storiche

Le Terme di Carignano in una serie di immagini, databili tra gli anni 1920 e 1960, provenienti dal Fondo della Provincia di Pesaro e Urbino custodito presso la Biblioteca Oliveriana

Cartolina dell'albergo

Mescita delle acque curative

Cartolina delle quattro fonti

09/02/2023

Posti letto in cerca di delibere

Se possibile, sarebbe gradita una spiegazione chiara e semplice, con dei punti fermi certi, che non vengano contraddetti alla successiva dichiarazione di chicchessia, comprensibile ai cittadini comuni, riguardo ai 50 posti letto "soprattutto di tipo chirurgico per il recupero di mobilità passiva principalmente per la disciplina di ortopedia" previsti fin dal 2018 ancora vacanti:

a) quali sono le tempistiche di assegnazione da parte dell'ente responsabile (*);

b) a che bacino di utenza sarebbero stati destinati;

c) quali requisiti minimi devono avere i privati che richiedano l'eventuale convenzione, per esempio disponibilità di:
   - terreno,
   - progetto (studio di fattibilità, definitivo o esecutivo),
   - edificio adatto,
   - struttura già funzionante;

d) che tempistiche di disponibilità per gli utenti finali dovrebbe garantire la struttura, pubblica o privata, destinataria di questi 50 posti letto.

Grazie

03/02/2023

"El Vulon"

La maschera della città di Fano
(testo estratto da destinazionefano.it, blog della Proloco di Fano)

La maschera del "Vulon" al Carnevale di Fano (2019)
(da destinazionefano.it, blog della Proloco di Fano)

Il termine "Vulon", che nel dialetto locale significa persona boriosa, vanitosa, superba, spaccona e gradassa, sembra avere origini francesi.

L'espressione si fa comunemente risalire alla frase "nous voulons", utilizzata dai banditori pubblici quando declamavano leggi e decreti del governo napoleonico sul nostro territorio (1805-1814).

02/02/2023

Terme di Carignano: Fano necessita di questi posti letto

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Dopo un lungo periodo di silenzio, il Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano" e tutta la popolazione fanese hanno finalmente appreso dalle parole dell'Avv. Natali la bella notizia che il progetto "Health and Wellness" relativo alla riqualificazione delle Terme sta procedendo senza contrattempi.

Non possiamo che esserne lieti, soprattutto perché è noto a tutti che il problema principale per cui non si stava ancora procedendo con i lavori di ristrutturazione è relativo alla questione posti letto richiesti inizialmente dalla nuova proprietà.

Questo grattacapo è stato pure citato qualche settimana fa ai microfoni di Anna Rita Ioni dal Sindaco Seri, dove ha affermato che al momento il problema è quello dei posti letto vacanti di cui la Regione non ha ancora deciso la destinazione.

Anche se dall'articolo dell'Avv. Natali si evince che ora questa problematica è stata superata in quanto si procederà con la creazione di una clinica privata, io vorrei però esternare quella che è la mia opinione personale.

25/01/2023

"Le font de Cargnan"

Poesia in dialetto fanese di Giacomo Gabbianelli

Le font de Cargnan

Se c'è qualcun aves a magnè trop
se el fegat fa le stori e storc el mus
se el budèl gros lamenta qualc intop
el stomic cmincia a prenda tut le scus,
se i reni apar che han voia de discura
t'incend la pscica e te dol i os dle man
alora, credem pur, l'unica cura
è a pasè l'acqua su le font d Cargnan.

Se bevi qualche gocia
de cl'acqua ciocia
pu na sursata
de cla salata
e un bel bucal
dla natural,
dop cinq minut
tut quel ch'hai but
fa pulisia
e arscapa via.

Lucer, artrit,
calcul, culit,
disturb nervosi
e fegat grosi,
tut el cumples
va tut tel ces.

Si cum na fojia,
sensa una doja,
in t'un mument
en ciai più gnent.

Mo prima d'arnì via
fermet in tl'usteria,
fat un bel panin
e bev un bichier d'vin
perché, sì, l'acqua manda via i malan
mo è un bichier d'vin che t'arfà ni cristian!!!


Il poeta dialettale Giacomo Gabbianelli ritratto dall'illustratore John Betti

19/01/2023

Terme di Carignano: Cosa si aspetta ancora?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Purtroppo al momento non si capisce ancora bene quali siano i reali ed effettivi motivi della non realizzazione del nuovo progetto riguardante la ricostruzione di quello che renderà Fano come la città “fiore all'occhiello” delle Marche e cioè le Terme di Carignano.

Nonostante si sia proceduto ormai da qualche mese alla presentazione del progetto (anche se non quella definitiva), qua niente si sta muovendo e anzi, il silenzio è sempre più evidente da parte di tutti, ed io non me lo spiego proprio.

No, non si capisce proprio quale siano i reali motivi di questa immobilità che non può che danneggiare il nostro territorio ed in particolare un luogo ormai desolato e fatiscente come ormai è al momento Carignano. Chi si addentra nelle campagne fanesi ed ha modo di passare davanti al vecchio edificio adibito a struttura termale e nelle sue vicinanze, non può che darmi ragione visto l'abbandono e l'erba che continua imperterrita a crescere: questo per tutti quanti, turisti compresi, non è certamente un bel biglietto da visita. E dire che potrebbe essere uno dei luoghi più attrattivi e redditizi della nostra cittadina.