Radio Fano, "Parliamo di…" con Maurizio Natali - 12/06/2025

Trascrizione dell'intervista all'avv. Maurizo Natali

Ioni: Buongiorno da Anna Rita Ioni. Devo dire che se c'è una trasmissione che suscita grande attenzione sicuramente è quella che sta per incominciare questa mattina, perché è una trasmissione che almeno nei propositi di chi vi parla è quella di avere notizie certe, notizie certe dopo tanto silenzio. L'argomento è quello delle Terme di Carignano, il silenzio è quello della proprietà, ma questa mattina nostro ospite negli studi di Radio Fano è proprio a rappresentare tutta la proprietà l'avvocato Maurizio Natali. Buongiorno avvocato.

Natali: Buongiorno Anna Rita, buongiorno a tutti gli ascoltatori.

Ioni: Quando gli ho aperto la porta stamattina ho detto, ma allora ancora esiste, ancora c'è l'avvocato Natali.

Allora diciamo che, fra l'altro, mi ricordo perché facebook ti ripropone anche i ricordi, ricordo che il 7 giugno dell'anno scorso qui a Radio Fano c'era proprio l'avvocato Natali e nei titoli che feci per il radiogiornale era "continuiamo a lavorare, in rappresentanza della proprietà Maurizio Natali rassicura sulla volontà di rilanciare le Terme di Carignano legando il silenzio di questi mesi al varo del nuovo PRG, che ne soddisfa le esigenze", parliamo del 2024, "avviata la soluzione del problema del Bevano mentre la riapertura del parco è rimandata ad intervento finito e la clinica aprirà comunque"

Questa era l'ultima intervista rilasciata, appunto, dall'avvocato Natali. 

È passato un anno e la prima domanda dopo tutto questo silenzio era, avvocato Natali, la volontà di aprire, innanzitutto, c'è ancora sì o no?

Natali: Allora, la volontà di aprire la confermo senza ombra di dubbio, non si fa un investimento come quello che abbiamo fatto fino a oggi per fermarci lì. Il problema è che l'investimento successivo, cioè quello della messa a terra del progetto, è un investimento molto importante e quindi ho bisogno di certezze come tutti gli imprenditori. Questo è il tema di fondo.

Ioni: Ha bisogno di certezze. Allora qual è sto reale motivo per cui la proprietà non sta andando avanti? Mancano certezze, certezze che devono venire chiaramente dagli enti pubblici, Comune, Regione, banche, da chi? 

Natali: Allora, diciamo che sono competenze diverse e per ogni questione c'è un tema da affrontare. Allora, è vero, confermo, che è stato avviato il tema più importante che è ostativo proprio alla riapertura delle Terme, perché poi alla fine l'impegno è quello di restituire queste Terme alla città e alla sua storica funzione.

Ioni: Qual è questo tema più importante? 

Natali: Mi aiuto con un po' di documentazione.

Il 22 maggio del 2025 il Consorzio di Bonifica delle Marche ci comunica che daranno corso a un intervento consistente nel ripristino della sezione di deflusso del fosso Bevano, attraverso trinciatura del materiale vegetale radicato sulle sponde, necessario al passaggio dei mezzi di lavoro, rimozione del materiale detritico, legnoso, limoso, attraverso leggera risagomatura del tratto segnalato, circa 200 metri, abbattimento delle alberature divelte pendenti verso l'alveo.

Verrà realizzato, mi comunica il Consorzio, al termine del periodo di fermo faunistico previsto dalla legge in vigore da marzo a giugno.

Ioni: Quindi dopo giugno?

Natali: Dopo giugno, sì. Io intanto apprezzo la sensibilità del Consorzio che si è fatto carico, appunto come è nelle sue corde, di ripristinare questo tratto del Bevano. Mi preoccupano due cose. 

La prima è che è un intervento da 200 metri, quando a me, mi risulta che quando arrivano queste bombe d'acqua, il Bevano arriva a un metro e mezzo oltre la serratura, diciamo così, per l'accesso alle Terme. Dentro ogni volta bisogna ripristinarle completamente. Spero che sia un intervento sufficiente, temo che alla prova dei fatti forse bisognerà fare un'ulteriore valutazione.

Devo dire che loro sono molto professionali perché sono venuti con i droni e quindi hanno fatto un rilievo e quindi sono fiducioso. Però intanto questa è una delle ragioni che poi ha determinato la crisi della precedente proprietà. Cioè è questo che ha determinato alla fine l'allagamento, perché se si allagano le Terme e tu non puoi dare più servizi, praticamente blocchi qualunque possibilità di sviluppo.



Il ponticello pedonale all'interno del Parco 
costituisce un ostacolo al deflusso

Ioni: Un'altra cosa, e questo è un tema, poi man mano affronteremo gli altri, però il discorso è sempre quello che è un po' un gatto che si morde la coda. Il discorso della progettazione, finora tutto quello che è stato visto è un rendering, un rendering bellissimo, una cosa meravigliosa, però di concreto anche nel progetto proprio di concreto non c'è niente. Ecco, questo benedetto progetto lo presenta o no? Mese ed anno possiamo averlo?

Natali: Questo è un altro tema, che ha le sue criticità, che sono legate questa volta al Comune di Fano, all'adozione del piano regolatore, so che c'è un percorso amministrativo in atto 

Ioni: Sì, la Provincia ha fatto molte segnalazioni, molte osservazioni e il Comune deve decidere come rispondere, se adottare dopo la risposta a questo piano oppure dire no e si ritorna al piano precedente.

Natali: Quindi io che cosa so adesso? Non so cosa deciderà il Comune, so però che se si torna al vecchio piano regolatore io ho 26 mila metri quadri da realizzare e albergo e clinica difficilmente ci stanno dentro, quindi anche qui bisognerà operare una scelta.

Insomma, mi dispiace doverlo ammettere, ma mi stai facendo le stesse domande che mi fanno i miei azionisti. Anche loro mi dicono "ma scusa lì a che punto stiamo?" Ogni volta io gli metto le questioni sul tavolo e mi dico vabbè vai avanti cerca di capire.

Ipotesi di distribuzione dei metri quadri disponibili
24 palazzine di 3-4 piani,
con 9-12 appartamenti di 100mq ciascuno
=
234 appartamenti per 23400mq totali

Ioni: Quindi qui si è in attesa di che cosa deciderà il Comune di Fano sul piano regolatore?

Natali: Ma questo è un passaggio nodale, perché tu che progetto presenti?

Confermo che la clinica è la nostra priorità eccetera. C'è da capire se riusciamo a metterla a terra. La clinica a sua volta è legata a un fabbisogno che la Regione ancora non ha fatto no? Perché c'è la questione posti letto e questo dipende non dal Comune di Fano, dipende dalla Regione e quindi questo è il tema. 

Poi come tutti gli imprenditori dovendo fare un insediamento importante in quella zona vorremmo sapere, abbiamo fatto anche una PEC veramente ma nessuno ci ha risposto, il casello di Fenile a che punto siamo? Però francamente lo ignoro, non so se voi avete notizie più fresche di me.

Insomma, le questioni ci sono e sono diverse. 

Ioni: Andiamo avanti, però. Questa è una cosa che può sembrare tecnica, però che va chiarita. Perché per ottenere la concessione delle acque, ricordiamo appunto che avete ottenuto la concessione delle acque, bisogna presentare un programma di sviluppo molto chiaro e molto particolareggiato. Chi vuole sfruttare le acque pubbliche deve fare un programma ventennale, addirittura dicendo anno per anno quali costruzioni farà nel comparto termale, quanto personale verrà assunto, gli interventi che si faranno nei pozzi.

Un programma fondamentale per ottenere lo sfruttamento della concessione. Ecco, qualcuno potrebbe dire dove si può visionare questo programma presentato?

Poi, lì la butto... la Regione non può aver concesso lo sfruttamento delle acque se non è stato presentato un programma?

Natali: Ma certamente lì è stato fatto un percorso ed è stata rilasciata l'autorizzazione, quindi sicuramente dal punto di vista formale è tutto a posto.

Il progetto è quello che la città conosce, l'utilizzo di queste acque sia per le cure idropiniche, anche lì c'è un fabbisogno di questo servizio? Francamente su questo non è che abbiamo le idee chiare perché non abbiamo il fabbisogno. Dopodiché abbiamo ipotizzato di fare la riabilitazione con l'acqua salso-bromoiodica.

Poi lo sapete, la forza di questa clinica è la parte riabilitativa che sfrutta al meglio queste sorgenti.

L'imbottigliamento è un problema noto alla città, noi sappiamo che quella fonte è una fonte che consente un imbottigliamento di nicchia, perché la produzione di acqua è quella che è, però noi su questo avevamo anche ipotizzato un percorso diverso. Quella parte lì secondo me sta a posto, c'è il problema di questo Bevano che la mette fuori uso e che non consente di poter fare un utilizzo nemmeno provvisorio.

Ioni: Legato a questo, però, c'è un'altra domanda, perché ogni tanto, anche nell'intervista che abbiamo fatto anche con rappresentanti della Regione, ci si chiede quando e se sfrutterà questa concessione delle acque e poi, in relazione a quanto ogni tanto viene detto, non ha il timore che le concessioni vengano revocate?

Natali: Questo è sempre possibile, è chiaro che se le concessioni vengono revocate tutto il progetto finisce lì. 

Ioni: Ma vengono revocate se non si fa niente? 

Natali: Vengono revocate se uno rimane colpevolmente inerte, non è il nostro caso Anna Rita, ti ho appena letto una PEC in cui mi si dice... il nostro è un Paese complicato, su questo noi adesso aspettiamo l'intervento, per quanto ne so io, poi il Consorzio tra l'altro sono interventi che appalta, in qualche misura, non so se ha dei soggetti convenzionati, non so come funzioni dal punto di vista amministrativo, nemmeno mi interessa, ma insomma ci sarà anche quella di fare le procedure, dopo di che vedremo se alla prova dei fatti quell'intervento risolutivo se ha bisogno di ulteriori interventi, perché le perplessità che ho manifestato prima sono perplessità condivise dai miei tecnici.

Ioni: Comunque diciamo che tutto questo se ne parla, in realtà potrebbe cominciarsene a parlare fra pochi giorni, perché, se la protezione della fauna è a giugno, a luglio si potrebbe cominciare, quindi in questo caso è una decisione che aspetta solo al Consorzio o bisogna sollecitare anche... 

Natali: no, il Consorzio... 

Ioni: Un'altra cosa, diciamo che c'è il Comitato per la riapertura delle Terme, che è sempre estremamente attivo quando il silenzio comincia a perdurare, interviene di nuovo e proprio di recente ha fatto un ulteriore comunicato stampa chiedendo a tutti i soggetti di attivarsi per avere qualcosa di concreto e proprio a questi microfoni il sindaco Serfilippi dopo questo comunicato stampa aveva pubblicamente dichiarato che avrebbe contattato proprio l'avvocato Natali per capire le sue reali intenzioni.

Domanda, ha avuto la telefonata dal sindaco Serfilippi? 

Natali: Dunque il rapporto con il sindaco è un rapporto franco, cortese, adesso nel senso che, se la telefonata doveva essere una convocazione per un incontro, l'incontro non c'è stato.

Ioni: Voglio dire, recentissimamente ha avuto telefonate dal sindaco Serfilippi?

Natali: Recentissimamente no, però sono sicuro che arriverà, conoscendolo. 

Ioni: Detto questo abbiamo parlato della volontà dell'imprenditore, ma la volontà politica di andare avanti con il discorso delle Terme c'è o no?

Natali: Beh, se io posso sembrare silenzioso, il silenzio della Regione al riguardo è assordante, cioè voglio dire io son venuto volentieri qui oggi su sollecitazione, praticamente un segugio mi sono trovato alle spalle, altrimenti avrei dovuto portare il documento di riconoscimento al prossimo ingresso. La parte della Regione francamente no e capisco che le questioni che ci sono sono tante e importanti perché lì c'è la questione dei posti letto, la questione del casello, la questione, che devo dire, la parte sanitaria, lasci perdere i posti letto, ma anche soltanto con le cure idropiniche.

Io ho fatto una PEC all'assessore Saltamartini e mi ha detto che devo presentare la domanda, ma la domanda la presento se conosco il fabbisogno, non è che presento la domanda per presentarla.

Mobilità extra-regionale passiva per cure termali
(prov. PU=Area Vasta 1, ora AST1)

Ioni: E il fabbisogno chi glielo deve dare?

Natali: La Agenzia Sanitaria Regionale che si occupa del fabbisogno.

Ioni: Ok.

Natali: E quindi che le devo dire? Se c'è interesse da parte della politica bisogna chiederlo alla politica.

Ioni: No, perché appunto l'assessore Aguzzi a questi microfoni ha sempre detto che da parte del suo assessorato è stato fatto di tutto, basta solo la volontà di partire.

Natali: Ma lui dal suo punto di vista ha ragione, perché lui si occupa delle concessioni termali e lui, diciamo così, il suo lavoro l'ha compiuto, l'ha fatto, l'abbiamo prese da un fallimento, l'abbiamo risistemata, l'abbiamo riportata ai minimi che servono per ottenere concessioni in termini di qualità delle acque, poi se questa qualità delle acque viene compromessa ogni tre mesi dall'esondazione del Bevano ne prende atto anche lui, cioè non è che... con chi ce la vogliamo prendere.

Ioni: Quindi diciamo che la questione da cui bisogna partire, ci si augura a luglio stesso, è che il Consorzio di Bonifica deve fare quell'intervento sul Bevano.

Adesso 200 metri il tratto, le perplessità sono che in realtà potrebbe servire di più, però insomma in ogni caso che ci sia qualcosa, parto il tal giorno per fare tanto, se serve qualcosa di più ci metti i soldi, questo insomma detto terra terra.

Natali: Detto terra terra è così, avuto le risposte sui metri cubi che possono essere realizzati, avuto le risposte sul casello, avuto le risposte su tutto il resto, uno può immaginare di... attenzione, non sono finiti i problemi, perché poi lì c'è un problema di viabilità, c'è un problema, insomma, di questioni, però la disponibilità della pubblica amministrazione di Fano l'ho toccata con mano, cioè il fatto che abbiano ricorso al TAR contro la nuova progettazione su Pesaro è stato un fatto per noi importante, ci siamo sentiti sostenuti.

Ioni: E' stato fatto questo ricorso al TAR? Ne ha certezza?

Natali: Oddio il primo che fece Seri ne ho contezza, del secondo non ho notizia, ma siamo andati con la Morbidoni e siamo stati rassicurati in questo senso da parte del sindaco, quindi mi aspetto che sia stato fatto.

Ioni: Perché diciamo, appunto, che Pesaro sembra in ogni caso andare avanti.

Natali: Certo.

Ioni: Quindi le dicevo prima che recentissimamente alla consegna del premio del Circolo della Stampa a Raul Zini, che è direttore dell'ortopedia a Cotignola, ha annunciato che nel giro di pochissimo tempo lui sarà il direttore sanitario di tutte le cliniche ortopediche del gruppo che possiede Cotignola ed è questione di pochi mesi per avviare tutto concretamente tutto, quindi lì direi che almeno a queste dichiarazioni va avanti.

Una curiosità, diciamo che ovviamente la proprietà ha investito per acquistare i terreni, le Terme eccetera eccetera, c'è una curiosità però, lei ha sempre detto anche a questi microfoni che lì sarebbe sorto un hotel addirittura a sette stelle, il massimo del massimo, con una clinica privata eccetera.

Ecco, ma avere vicino a cose così eclatanti i ruderi dell'hotel Regina o dell'hotel Quattro Fonti, insomma non è che credo sia il massimo, ecco le è mai venuto in mente che forse sarebbe opportuno sempre, se ci sono i finanziamenti, perché non ha mai pensato di acquistare anche questi terreni, oltre a quelli acquisiti all'asta, per rendere tutto compatibile con le ambizioni del posto?

Natali: Ha voglia, se ci abbiamo pensato, ci abbiamo pensato per la ragione semplicissima e intuitiva, cioè dovendo realizzare più cubatura, l'altra ragione che c'hai di poter andare in porto è comprare altre strutture.

Il tema è che lì quei due alberghi hanno due storie diverse, una è praticabile diciamo così in termini di valori e di investimento, l'altra un po' meno, quindi non è che ci possiamo far carico noi di risolvere tutta la questione.

Quello che anche gli azionisti sommessamente mi hanno fatto notare, cioè quando lì ci sarà una struttura come quella forse, diciamo così, a valle potrebbe trovare una nuova vita anche quella struttura che magari chi soggiornerà lì potrà avvantaggiarsi delle Terme, quindi e tra l'altro con costi inferiori rispetto ai nostri, chiaramente, a meno che anche lì non ne fanno un'altra sette stelle, ma noi su questo non siamo gelosi, diciamo così 

Ioni: Interesse di altri quindi,  potrebbe esserci, poi un'altra cosa diciamo appunto che l'entusiasmo quando si è saputo dell'investimento, dopo l'acquisizione dei terreni si pensava che le aree interessate dai pozzi e il parco venissero immediatamente messe in sicurezza, quella recinzione famosa. Cosa non è avvenuta, quando interverrà? 

Natali: Non è possibile, i tecnici mi hanno spiegato che non è possibile con un'area da mettere in sicurezza ripristinare i giardini al solo utilizzo, diciamo così, di memoria, cioè bere dell'acqua, fare una passeggiata eccetera, perché ci prenderemo delle grosse responsabilità nei confronti dei fruitori dal punto di vista proprio civilistico e non solo. 

Ioni: Quindi l'intenzione di mettere in sicurezza c'è?

Natali: C'è, però  finita la sicurezza allora sì, ma insomma non è possibile. 

Ioni: Quindi si interverrà a fine intervento, insomma diciamo come aveva detto in fin dei conti anche l'anno scorso, la riapertura del parco è rimandata a intervento finito. Ecco, il parco abbiamo già risposto.

Una domanda così, dopo questa intervista dovrò venire a fare ancora il segugio o ci terrà informati di volta in volta di quello che fa?

Natali: Ma io farei così, diamoci appuntamento dopo che questi nodi di cui abbiamo parlato sono stati sciolti e dopodiché certo che la risposta deve arrivare, dovrà essere puntuale su questo lo dico io per primo.

Ioni: Ok, l'ultimissima cosa, ma come mai ha deciso di acquistare proprio le Terme di Carignano, invece che magari terme più conosciute, ce ne sono tante in vendita note importanti eccetera, maliziosità: la zona di Carignano le serviva come merce di scambio per le cliniche, per le cose eccetera?

Natali: No, come merce di scambio assolutamente, allora vuole sapere il retroscena?

Ioni: Sì, velocissimo perché abbiamo due minuti. 

Natali: Allora, io mi trovavo nel nostra struttura qui a Fano al Salus Metauro, mi raggiunge il geometra Pierini Luciano che è un amico, mi dice "ti voglio far vedere una cosa". 

Questo è successo il venerdì, pensi se volessi quale merce di scambio, il lunedì successivo l'ho acquistata all'asta, perché mi hanno catturato, quel posto è fantastico su questo non c'è chi riesce a schiodarmi eccetera, certo Luciano è stato bravo mi ha spiegato lì per lì come è il comparto e quindi ho chiuso gli occhi ho detto qui può venire... 

Poi devo dire che il politecnico di Milano è riuscito a declinarlo quello che avevamo in mente, però se lì le camere sono da 75 metri quadri perché il prezzo è importante, perché devi dare un servizio impeccabile, i metri quadri servono.

Le tipologie di camere dalla presentazione del progetto

Ioni: ok, quindi insomma un hotel sette stelle ha bisogno di metri quadri.

Bene e augurandoci che la telefonata di Serfilippi arrivi e ci sia questa risposta veloce sul piano regolatore che sarà un chiarimento, augurandoci che da parte di Saltamartini e dall'Agenzia Sanitaria Regionale si dica qual è il fabbisogno per le cure idropiniche, quindi si potrà presentare il progetto, augurandoci quindi che la Regione finisca con questo silenzio, che lei ha definito assordante, ci aggiorniamo. 

Natali: Grazie

Ioni: Grazie all'avvocato Maurizio Natali per essere stato nostro ospite e da Anna Rita Ioni grazie a tutti voi che ci avete ascoltato