Trascrizione dell'intervista all'avv. Maurizo Natali
Ioni: Lo avevano considerato desaparecido, non si sapeva più nulla di un progetto che aveva riempito di speranza, di pagine di organi di informazione su una rinascita delle Terme di Carignano. Tante illusioni, poi ci troviamo, oggi come oggi, ancora senza niente di concreto.
Però c'è una novità, il desaparecido c'è, è qui ai nostri microfoni, buongiorno al rappresentante della proprietà delle Terme di Carignano, l'avvocato Maurizio Natali, buongiorno.
Natali: Buongiorno, buongiorno Annarita, buongiorno a tutti gli ascoltatori.
Ioni: Si è sentito un po' desaparecido però? O è solo una percezione che abbiamo noi qui?
Natali: No, è una percezione che capisco perché in effetti, diciamo così, ci siamo un po' messi nelle segrete stanze a dover rielaborare tutto quello che è successo perché, insomma, di difficoltà ne abbiamo incontrate parecchie.
Quando tu vai a incaricare uno studio importante come quello del Politecnico di Milano devi andare lì con numeri chiari, metri cubi chiari eccetera. [nota 1]
Quindi, quando abbiamo capito, perché l'amministrazione comunale ci aveva manifestato l'intenzione di riaprire il ragionamento sul piano regolatore, abbiamo dovuto segnare il passo. Oggi possiamo dire che per quanto ci riguarda più o meno ci sono gli stessi problemi da affrontare, ma non sono stati aggravati, diciamo così.
Abbiamo presentato delle osservazioni al piano regolatore, abbiamo lavorato, abbiamo ottenuto che siano prese in considerazione, come è stato e quindi da questo punto di vista ci sentiamo soddisfatti. [nota 2]
Poi abbiamo dovuto fare i conti con quel torrente che, diciamo così, è il Bevano, è come dire un po' il tallone di Achille di quella struttura e devo dire che bisogna far tesoro delle esperienze imprenditoriali che ci hanno preceduto, perché non è che lì non c'era una esperienza imprenditoriale, imprenditori di primo livello, e quindi abbiamo dovuto ingaggiare come dire un'interlocuzione, a un certo punto diventata formale, con il consorzio della bonifica perché quel torrente ha bisogno di essere messo in sicurezza.
L'altro ieri è venuta una gentilissima agronoma del consorzio, ha fatto i suoi riscontri, ha voluto vedere effettivamente le prove di queste esondazioni, gli abbiamo consegnato il materiale fotografico delle ultime tre esondazioni che abbiamo registrato in 12 mesi, che non sono poche, e quindi abbiamo registrato una grande attenzione e anche una grande disponibilità.
Come si procederà? Abbiamo convenuto la necessità di monitorare il Bevano da prima dell'ingresso alle Terme e poi all'uscita delle Terme e di questo se ne occuperà il consorzio di bonifica attraverso l'utilizzo di droni, dopodiché verrà studiato l'intervento, che poi verrà eseguito dal consorzio stesso e di questo naturalmente noi ringraziamo.
Però, siccome il nostro è un paese molto attento, giustamente, abbiamo dovuto dare comunicazione alla Regione, a chi si occupa della sicurezza idraulica, abbiamo dovuto dare contezza di questo anche a chi si occupa del demanio e quindi delle sorgenti termali e quindi ci sarà a un certo punto un tavolo congiunto con tutte queste competenze diverse, ognuno per la propria, per poter finalmente sistemare questo problema, che è il problema più importante, perché ogni volta che esonda compromette tutte le sorgenti, bisogna spurgarle di nuovo, sistemarle, insomma sono spese importanti e, soprattutto, in un'attività imprenditoriale come quella che noi abbiamo in testa, un'interruzione di quella fattura ci porterebbe al disastro totale e quindi dobbiamo fare il tutto perché non si verifichi una volta che la struttura viene realizzata e quindi anche nella realizzazione dovremmo tener conto di come verrà fatto questo intervento. [nota 3]
Insomma, ci stiamo lavorando, ci stiamo lavorando alacremente per quanto ci riguarda, ma purtroppo non dipende solo da noi, dipende anche da altre amministrazioni, altre competenze, questo è, però rimane forte l'interesse alla realizzazione.
Ioni: Quindi già questa è una notizia: non siete stati latitanti, avete lavorato in silenzio per risolvere il problema a partire appunto da quello del torrente Bevano che è sicuramente importante.
Però io ricordo che dopo un anno, aveva detto all'acquisto dei terreni che dopo un anno avrebbe quantomeno riaperto il parco. Sono passati tre anni, il parco è chiuso e anzi non c'è neppure un accenno di recinzione. Ecco, diciamo che riaprire il parco, fare la recinzione non significava rendere concreto il progetto delle terme, però sarebbe stato visto dalla popolazione cui lei, ricordo bene, si era rivolto chiedendo il sostegno dei fanesi, come un segnale di buona volontà.
Lavoro per tutto il resto, però intanto faccio questo. Non è stato fatto niente invece.
Natali: Non è stato fatto niente perché non ci è stato consentito di farlo, nel senso che lì c'è quella struttura fatiscente, che costituisce obiettivamente un pericolo e non era possibile riaprire semplicemente il parco senza aver messo in sicurezza quella struttura.
Ioni: Ma chi doveva mettere in sicurezza quella struttura?
Natali: Avremmo dovuto fare noi, presentando ovviamente tutte le autorizzazioni edilizie necessarie e quindi, come dire, se ci metto le mani ci metto le mani una volta per tutte, è inutile che faccio, è anche un po' bruttino andare lì e vedere una struttura... già adesso è fatiscente, se l'immagini con il demolito all'interno del tetto, insomma... [nota 4]
Ioni: Quindi possiamo dire a questo punto che il parco si riaprirà quando...
Natali: Iniziamo i lavori, facciamo tutti insieme e questo rende tutto più semplice e probabilmente anche più veloce. Anche perché se lo apro poi a un certo punto lo devo chiudere per fare i lavori, quindi... La recinzione, la recinzione in realtà stiamo cercando di mantenerla perché tra chi mi viene a prendersi quattro canne di bambù che nascono lì, chi ci trova i tartufi... lo capiamo dalle buche che fanno.... siamo sempre lì a rimetterla su ma è praticamente impossibile. Abbiamo fatto anche qualche esposto ma...
Ioni: E quindi questo è il discorso. Veniamo un attimo però alla questione, perché... facciamo un quadro: sono passati anni, arriva l'acquisto della proprietà, si parla di un progetto. Si parla di un progetto, viene presentato un progetto molto di massima a grandi linee che entusiasma, entusiasma tutto.
Natali: Perché è un'idea, l'idea progettuale viene presentata.
Ioni: Un'idea bellissima, perché lì ricordo che a questi microfoni ribadì l'ultima volta che ci vedemmo faccia a faccia appunto a questi microfoni ribadì la volontà di fare di quelle Terme di Carignano un luogo di turismo di eccellenza, un albergo sette stelle...
Natali: Eh, una cometa!
Ioni: Quindi una cosa incredibile, eccetera eccetera
Ecco poi ci sono vari soggetti abbiamo detto. La Regione che ha rinnovato la concessione delle acque, quindi al momento la Regione dice che quello che doveva fare ha fatto tutto.
Natali: Sulle Terme non ci sono dubbi su questo.
Ioni: Il Comune dice che quello che doveva fare l'ha fatto, perché ha fatto sì il nuovo piano regolatore, ma mi garantiscono perché ho sentito ieri che non è cambiato nulla nella sostanza e che se mai servisse c'è tutta la disponibilità a fare anche una variante per venire incontro alle esigenze e lei stesso ha detto appena poco fa che gli emendamenti che avete presentato sono stati accolti, quindi su piano regolatore non ci sono problemi.
Natali: No, finalmente si è chiarita certo, ma lo possiamo dire oggi.
Ioni: Possiamo dire che da oggi comincia una nuova fase?
Natali: Comincia una nuova fase, che però naturalmente merita un approfondimento all'esito degli altri accadimenti che si sono verificati.
Ioni: E veniamo al nodo dolente, mi sembra di capire.
Natali: Quella era un'idea, che, diciamo così, alla città è piaciuta, è quello che mi interessava, però devo dire che siamo stati premiati a Westminster a Londra per quel progetto, quindi voglio dire evidentemente così brutto non era, ma aveva una sua filosofia wellness and care. Io ho paura che il care ce lo siamo giocati per strada, diciamo così.
Quindi questo che cosa vuol dire? Vuol dire che bisognerà fare una riflessione sulle reali concrete possibilità di immaginare di continuare a portare avanti quel progetto di wellness and care oppure di ridimensionarlo rispetto a quella che è la realtà. Cioè mentre il care alla fine uno lo può anche decidere di rinunciarlo, di realizzarlo altrove, il wellness rimane lì, su questo Fano non ne deve temere, le sorgenti stanno lì a Carignano su questo non ci piove.
Ioni: Qui veniamo alla fase chiara perché diciamo che appunto wellness and care su wellness problemi non ci stanno, no? Diciamo la verità.
Anche perché chi dice che poi mancano le acque, l'acqua non c'è, eccetera... se non mi sbaglio è stato trovato un pozzo con acqua salata a iosa che servirebbe per le piscine riabilitative, che servirebbe per i fanghi di bellezza, diciamo così o cose del genere. Quindi su questo punto non ci sono problemi.
E allora tutto il problema sta in quei famosi posti letto? posti letto per fare la clinica privata? posti letto convenzionati? perché lei aveva detto che anche senza convenzione la clinica privata si sarebbe fatta ugualmente senza problemi, è vero o no?
Natali: Sì, noi non abbiamo mai posto prioritariamente la questione del convenzionamento o meno con il sistema sanitario regionale, quindi confermo assolutamente la circostanza. [nota 5]
Il tema è che se c'è un ricorso fatto dall'amministrazione comunale nel quale si dice attenzione, guardate che c'è un limite ai posti letto attribuibili non è che quel limite vale solo per il comune di Pesaro, ma attenzione se c'è un limite c'è un limite.
Quindi bisogna capire se quei posti letto che stanno sulla carta a favore di Fano, cioè non è che noi che confiniamo con la nostra proprietà col comune di Pesaro non avremmo potuto mettere il care nel territorio del comune di Pesaro tanto è confinante da quello di Fano, no? L'abbiamo fatto nel comune di Fano perché sapevamo che nel comune di Fano c'era una programmazione che prevedeva 50 posti letto. Poi l'amministrazione comunale ha chiesto che andassero al pubblico e su questo noi di fronte al pubblico siamo assolutamente concordi e favorevoli.
Avremmo forse immaginato di poter lavorare a valle con la riabilitazione, ma in ogni caso ci aspettavamo di poter avere dei posti letto per fare comunque l'attività importante per solventi, sfruttando i fondi, le assicurazioni, tutto un mondo che si sta affacciando ancora di più anche purtroppo per le difficoltà che sta vivendo il sistema sanitario nazionale.
E quindi, ci sono? non ci sono? Bisognerà attendere questo chiarimento.
Ioni: Allora qui ci troviamo con una situazione. Fra l'altro è vero o non è vero che la Regione ha questo ricorso che aveva presentato il sindaco di Fano sul fatto che mancava nella definizione del piano sanitario il numero esatto del fabbisogno di posti letto.
Quindi diceva non si sa quanti posti letto a disposizione, si parlava di posti letto per la clinica privata a Pesaro al posto dell'RSA, questa "Cotignola 2", che potrebbe avere questi 50 posti letto di cui si parla, ma la Regione cosa ha risposto a questo ricorso del comune di Fano? Se non mi sbaglio ha rigettato tutto.
Natali: Ha rigettato tutto... Allora, il ricorso pende e se viene accolto o viene rigettato lo decide il Tribunale amministrativo regionale.
C'è una dichiarazione dell'assessore Saltamartini che parla di inammissibilità e irricevibilità del ricorso che francamente mi lascia un po' perplesso. Lui è un fine giurista, è stato anche un docente e quindi... l'irricevibilità, per non tediare gli ascoltatori, è scaduto il termine per fare l'impugnativa, ma io ricordo la conferenza stampa di Seri, i termini non erano ancora scaduti quindi dubito che siano stati scaduti i termini.
Sull'inammissibilità è un ragionamento che francamente non condivido.
Il Comune di Fano dice state facendo questo procedimento autorizzatorio per realizzare questa struttura. Attenzione che secondo me qui c'è un problema che non è stato adeguatamente valutato, non è stato compreso, cioè manca a fabbisogno i 50 posti che mi avete detto anche con dichiarazioni pubbliche, però qui si dice un'altra cosa.
Si dice che oltre ad aver dato 43 posti letto in più all'ospedale di Pesaro e vivaddio, fai un ospedale nuovo con 43 posti in più minimo ce li devi mettere, perché è ovvio che questa è una necessità condivisibile, anzi doverosa direi, però ce ne aggiungi altri 80 e il tema è dove li prendi? Perché sappiamo tutti che c'è il decreto ministeriale 70 che dice che per gli acuti c'è il 3,7 per mille, c'è anche lo 0,70 ma quello riguarda la lungodegenza che non è stato chiesto.
E questo è il tema, non è una aggressione, è una partecipazione al procedimento amministrativo dicendo... come è noto il TAR non rilascia autorizzazioni, il TAR semmai dà indicazioni al fine del rilascio, dice attenzione che qui c'è questa cosa dovete tenere conto di questo, quindi vedremo insomma, francamente l'irricevibilità l'ho trovata un po' sopra le righe.
Ioni: Fra l'altro visto quello che ha dato origine al ricorso nelle more della definizione del fabbisogno complessivo di assistenza ospedaliera, in pratica non si evidenziano elementi relativi all'autorizzazione, alla realizzazione, insomma in pratica non c'è come dicevamo questa definizione precisa dei posti letto che servono.
Ecco allora in mora di questo non ci sono quindi ragioni ostative, eccetera, perché non avete fatto anche voi la domanda?
Natali: Devo riconoscere che questa mattina la trovo particolarmente agguerrita.
Lei dice sostanzialmente, visto che qui si dice che il fabbisogno non è stato ancora redatto e nelle more non si vedono ragioni ostative e se non ci sono state ragioni ostative per Pesaro non ci staranno nemmeno per Fano. Io ho paura che invece l'amministrazione comunale abbia posto un problema vero e quindi quel problema vero riguarda un po' anche noi, quindi bisognerà vedere.
Certo, potremmo paradossalmente immaginare di presentare per la parte del care immediatamente la relativa progettazione e attenderci lo stesso trattamento, però credo che l'atteggiamento collaborativo del Comune, ponendo una questione in un procedimento in fase di attuazione, sia quello più corretto, voglio dire quella chiarezza che chiede il comune di Fano la chiediamo anche noi, cioè non è che stiamo qui a fare la corsa a chi deposita prima, non funziona così, purtroppo c'è tutta una disciplina che se la Regione dice che quel fabbisogno di quei posti letto non c'è, la concessione edilizia non può essere rilasciata è semplice, non è che è automatica.
Ioni: E quindi vale per Pesaro... vale per Fano? Certo, in teoria ha ragione. Quindi in questo momento dovrebbe essere bloccato.
Natali: Nella provocazione ha fatto centro, questo lo devo riconoscere. Diciamo che però è una logica che non ci attrae particolarmente.
Ioni: Ecco, detto questo ma questa struttura di Villa Fastiggi per voi viene vista così come un confronto che vi vede perdenti o le Terme di Carignano possono diventare un supporto della struttura di Pesaro?
Natali: Allora, non c'è dubbio, nel senso che loro puntano a portare la loro esperienza nel comune di Pesaro e questo è sicuramente un apporto di qualità, su questo non c'è dubbio. I nostri professionisti lavorano anche da loro e quindi posso dare conoscenza diretta di grande qualità.
Il direttore sanitario recentemente acquisito da quel gruppo era l'ex amministratore delegato del gruppo KOS di De Benedetti, quindi come dire personalità tutte di rilievo, grande management su questo non si discute. Nel nostro vorremmo fare altrettanto, cioè ormai puntare sulla qualità è un ordine imperativo in qualche modo, per cui certo non si esclude che si possa anche trovare da tutto questo modello che è emerso una sintesi che vada bene a tutti insomma, ma questo però è nelle mani della Regione.
Ioni: Aspettare le elezioni ha un significato particolare?
Natali: Aspettare le elezioni intanto significa avere un interlocutore al comune di Fano, quindi chiunque esso sarà, così non sappiamo chi è gli facciamo intanto gli auguri di buon lavoro, e poi certo sarà subito e si inizierà subito un'interlocuzione anche perché vorremmo in qualche modo cominciare a dare corso, insomma essere operativi.
Ioni: Praticamente siamo un po' alla fine di questa di questa chiacchierata, per fare una sintesi i punti fermi: nessuna intenzione di mollare? Si va avanti comunque in questi mesi si è continuato a lavorare vicino alla soluzione del problema del Bevano almeno questa è la sostanza.
Natali: Diciamo che è avviata la risoluzione del Bevano.
Ioni: Per il parco la decisione è che verrà aperto quando cominceranno i lavori, per evitare di... o addirittura quando saranno finiti a questo punto?
Natali: Immagino di sì, più probabile la seconda.
Ioni: Finiti i lavori, e non si esclude appunto con questo...
Natali: Bisogna capire la seconda parte di quel progetto. I posti letto, la natura dei posti letto, ci sono o non ci sono, in collaborazione con chi, cioè capire un attimo perché alla fine quella è un'operazione che può essere anche spenta.
Ioni: E quindi vuol dire che a questo punto togliete il care e fate solo wellness?
Natali: E certo.
Ioni: Quindi potrebbe essere, in ogni caso quindi si va avanti, anche solo wellness.
Natali: Ma io non ci rinuncio con quelle terme.
Albergo cometa 5 stelle, 5 stelle e una cometa
Ioni: Quindi mai avuto, così, il guizzo di dire vendiamo tutto?
Natali: Perché?
Ioni: Qualcuno aveva ipotizzato... mai? Si è favoleggiato di questo cosa di cliniche private con Abu Dhabi.
Natali: Abu Dhabi?
Ioni: Si è detto di tutto.
Natali: No. O meglio, facciamo così, visto che è riuscita a trascinarmi qui, la prossima volta se ha qualche notizia di questo genere attinga direttamente alla fonte, anche di fronte ai nostri ascoltatori.
Ioni: Perfetto.
Natali: Perché è quasi vero quello che ha detto.
Ioni: Abu Dhabi?
Natali: È quasi vero. Non è esattamente così, ma è quasi vero. Abbiamo scelto un partner forte per la parte care, che purtroppo sta in stand-by come noi perché dobbiamo capire che fine facciamo.
Ioni: Quindi non sarà Abu Dhabi però è sempre qualcosa di...
Natali: Le dico che è il secondo gruppo mondiale... loro dicono il primo...
Ioni: Vabbè, ognuno vende la sua merce, quindi l'albergo a sette stelle sarebbe per queste esigenze. Quindi a conclusione di questo, si è dato un termine? che cosa possiamo dire? perché poi il progetto deve essere fatto.
Natali: No, l'imprenditore un termine da questo punto di vista sulla fattibilità non se lo dà perché deve avere tutto chiaro.
Perché se no sbaglia l'investimento e questo non se lo può permettere nessun imprenditore.
Ioni: Ma almeno di far fare il progetto vero?
Natali: Oggi troppe cosette portate a casa. Comunque wellness si fa. Comunque c'è il bisogno di capire la parte delle cure che fine fa e poi tireremo le somme.
Ioni: Bene, ad un prossima chiacchierata. Grazie intanto veramente all'avvocato Maurizio Natali per essere stato nostro ospite. [nota 6]