Fontane scomparse nei pressi del porto-canale di Fano (*)
Una fontanella situata al Lido in viale Cairoli, dove ora è collocata l'edicola, disponeva di due rubinetti: uno per l'acqua dell'acquedotto ed un altro, dotato di una leva per il pompaggio, per l'acqua ferruginosa proveniente da una vena locale apprezzata per le sue proprietà terapeutiche. La fontanella è stata rimossa verso il 1980-90.
Di più antico ricordo è la Fonte della Liscia, detta anche Fontanina. Era situata lungo il porto-canale in prossimità della Darsena Borghese, a valle della Liscia, sul lato di via Nazario Sauro. L'acqua alimentava anche un lavatoio, in uso fino a quando, al termine della seconda guerra mondiale, fu danneggiato e in seguito interrato assieme alla Fontanina.
In una mappa del 1790, in cui sono riprodotte le pertinenze del Porto Borghese, viene riportata nei pressi dell' "Arsenale e sopra Terrazza" come "Fonte del Porto".
"Pianta dimostrativa del Porto di Fano" (attribuita a Salvatore Piccioli, 1790) |
In una lettera del 1836, riguardante l'esistenza di fonti e sorgenti nel territorio di Fano, che il Gonfaloniere (carica corrispondente all'attuale sindaco) scrive al Legato Pontificio di Pesaro, la Fontanina viene così descritta:
"la cui acqua per la sua non comune bontà avanza ogni altra; incognita è la sua vera origine sembrando che la scaturisca sotto il canale della Liscia."
La medesima lettera prosegue citando un'altra fontana lungo il porto-canale, anche questa con il suo lavatoio, situata poco più a valle della Fontanina:
"Altra ve ne ha in poca distanza andando verso il mare ove sono gli avanzi di un'antica Terma."
Questa fontana doveva trovarsi tra le attuali via Nazario Sauro e via Giulio Cesare.
Nel 1841 un gruppo di lavandaie, con una supplica perorata dal Parroco, chiede al Gonfaloniere il ripristino del lavatoio.
Pietro Nigosanti (o Negusanti) nel suo "Compendio Historico della Città di Fano" del 1640 così descrive quella che potrebbe essere la Fontanina oppure quella più verso il mare:
"Fuori dalle mura di detto Porto lontano da esso palmi venti vi è edificata una stanza dove vi sgorgano vene d'acqua dolcissime chiare e fresche le quali si alzano et calano secondo il flusso e reflusso di quelle del Porto: et quest'acqua si è raccolta assieme per servitio di far acqua per li vascelli per esser vene che non mancano mai".
La presenza di sorgenti in questa zona può trovare una spiegazione se si tiene conto che gli scavi per il Porto Borghese possano aver messo a giorno i depositi alluvionali ricchi di acqua.
Chissà se il "pozzo comunale" che risulta collocato proprio vicino a dove verrà realizzato il nuovo sottopasso ferroviario di viale Cairoli è alimentato dalla stessa vena di una di queste sorgenti perdute.
● Pozzo comunale e zona di rispetto circostante |
(*) Bibliografia
- La Valle del Metauro:
· Fano: fontanella con acqua ferruginosa al Lido (scomparsa), Luciano Poggiani
· Fano: fonte e lavatoio della Liscia (scomparsi), Luciano Poggiani e Paolo Volpini
· Fano: fonte e lavatoio lungo il porto-canale (scomparsi), L. Poggiani e P. Volpini
- "Le fontane di Fano" pagg.104-106, Luciano De Sanctis, 2006
- "Fano: immagini dal porto", a cura di Aldo Deli, 1993