10/10/2025

Le piscine di Lisippo

"Una 'stranezza' nascosta nel progetto dell'Ecomuseo diffuso della marineria: piscine wellness vs. Terme di Carignano?"

Un progetto che, pur essendo stato sbianchettato, è rimasto con una flebile traccia nelle pieghe del progetto dell'Ecomuseo diffuso della marineria.

Nella relazione allegata alla delibera della Giunta comunale n. 562/2023, che approva il documento di fattibilità delle alternative progettuali per l'Ecomuseo, è presente del testo nascosto evidenziabile con una semplice selezione.

Tra i temi proposti, il punto 12 "Piscine di Lisippo, spazio wellness 365 giorni" ci incuriosisce: un'idea allettante, ma che dimostra la non conoscenza della realtà locale.

 
Pagina 9 e pagina 10 della relazione: in blu il testo celato

Chi ha redatto la prima versione di questo documento sembra non avere cognizione di Fano: le nostre Terme di Carignano sono chiuse da anni, un patrimonio termale abbandonato che il comitato "Riapriteci le Terme di Carignano" sta difendendo con passione da oltre 5 anni.

I cittadini fanesi meritano trasparenza e il recupero delle preziose sorgenti termali, reali, storiche, efficaci e documentate!

19/08/2025

Un faro di speranza

Migdalor, un campo profughi a Fano

Una vicenda poco nota riguarda i campi di addestramento per giovani ebrei sopravvissuti all'olocausto, ragazzi e ragazze senza più una famiglia, che si radunarono in varie località nell'Europa del secondo dopoguerra per ricostruire una comunità e operosamente imparare uno o più mestieri.

Nel periodo tra il dicembre 1945 e maggio 1948, centocinquanta di questi giovani furono accolti dalla comunità portolotta fanese, che li istruì nelle attività necessarie alla gestione di un kibbutz di pescatori in Israele.

Tra i più numerosi che arrivarono a Fano c'erano il "gruppo polacco" e il "gruppo ungherese".

Il centro fu chiamato "Migdalor", ovvero "Faro", e i suoi membri ricevettero formazione nella costruzione di barche, nella pesca, nella vela, nel cucito, nella riparazione di reti da pesca e in altre attività.

Costruirono, quindi, un peschereccio al quale diedero il nome "HaRishona" ("La Prima").

Fano 1946, giovani ebrei costruiscono una barca da pesca 
(foto ricolorata da originale B/N*)

Per ricordare questi eventi e celebrare la comunità del porto che accolse i giovani profughi, l'associazione "Il Ridosso" ha fortemente insistito perché venisse posta una targa, collocata durante la Festa del Mare di quest'anno presso il Mercato Ittico di viale Adriatico.

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

A MEMORIA DEGLI AVVENIMENTI ACCADUTI NEGLI ANNI 1945-1948,
VUOLE RICORDARE LA COMUNITÀ DEL PORTO CHE
CON ABNEGAZIONE, SPIRITO DI SOLIDARIETÀ,
GENEROSITÀ, CONDIVISIONE E UMANITÀ,
ACCOLSE UN GRUPPO DI 150 PROFUGHI EBREI
E COLLABORÒ CON LORO ALLA REALIZZAZIONE
DELLA BARCA "HARISHONA",
CHE PERMISE SUCCESSIVAMENTE AGLI STESSI
DI RAGGIUNGERE LA LORO TERRA.

FANO, 1 AGOSTO 2025

EPIGRAFE PROMOSSA DA
COMUNE DI FANO
ASSOCIAZIONE IL RIDOSSO APS

Riferimenti bibliografici e link

* Archivio fotografico dell'Holocaust Memorial Museum di Washington

- S.Pirani, "Storia dell'Hakhsharah di Fano dal 1945 al 1948 attraverso i documenti e le testimonianze", 2009

- Rai News, "Da Fano ad Haifa: storia di giovani ebrei sopravvisuti allo sterminio e del peschereccio Harishona", 2025 (da Teche Rai 2003)

30/07/2025

I posti letto di Schrödinger

Quando l'assegnazione di posti letto è ipotizzata, ma non prevista

L'approvazione dell'Atto Aziendale dell'AST di Pesaro e Urbino da parte della Giunta regionale con la DGR 896 del 16/06/2025 è l'ultimo passaggio (*) dell'ambiziosa riforma sanitaria avviata con la legge regionale 19/2022.

Tuttavia l'attuale consiliatura regionale si avvia verso la conclusione senza aver definito l'assegnazione dei 50 posti letto previsti per ridurre la mobilità passiva della nostra provincia, in particolare per prestazioni di ortopedia, di cui si parla dal 2018.

E così, mentre i posti letto di Schrödinger restano sospesi tra l'essere assegnati e il non esistere, i cittadini attendono ancora una soluzione concreta per ridurre la mobilità passiva. Tra burocrazia, ricorsi al TAR e promesse mai concretizzate, il destino di questi 50 posti letto sembra appeso a un filo.

>> Articoli del blog sul tema dei 50 posti letto

(*) Addendum
AST 1, determina n. 955 del 1° agosto 2025
  Recepimento dei rilievi della Regione Marche sulla proposta di Atto aziendale

18/06/2025

La regina Maria Beatrice 👑

Poesia in dialetto fanese di Sergio Giovanelli
da "Le dòn de Fan" (1996)

Il 9 dicembre 1688, a seguito della Seconda rivoluzione inglese che portò alla deposizione del re cattolico Giacomo II d'Inghilterra, la regina consorte Maria Beatrice d'Este (figlia di Laura Martinozzi) nota come Mary of Modena fuggì in Francia insieme al neonato principe di Galles

Maria Beatrice d'Este regina d'Inghilterra (1687)

MARIA BEATRIC LA REGINA

Da Laura Martinosi è nuta 'l mond
Maria Beatric è d'Fan 'na niputina
cresc cum un fiór, dla córt è la più blina
sa l' grâsi e le blés sua j omin cunfond.

El pâder Duca d'Este era 'n gran s'gnór
l'ha data in mój ma 'n Re, mej en pudéva,
sta fjòla dla del mâr oltra fruntiéra
dvènta regina inglés e ce fa unór.

Nâscen i guâj per via dla religión
tra 'l Re catòlich e 'l popul prutestànt
che stuf d'esa cmandât dal Pâpa e i Sànt
s' arvòlta contra e fa rivulusión.

I toca fùgia e méta in salv l'eréd,
va dal Re Sól in Francia ch'j era amich,
chél sògn per lia e per Fan era svanit
ma 'n trono anca s'è d'òr, en vâl la féd.

>> Altre poesie tratte da "Le dòn de Fan"

17/06/2025

Maria Beatrice d'Este Stuart

Regina d'Inghilterra di origini fanesi

Maria Beatrice d'Este, nata il 5 ottobre 1658 a Modena, era figlia di Alfonso IV d'Este e Laura Martinozzi. Laura era figlia di Gerolamo Martinozzi e Laura Margherita Mazzarino, sorella maggiore del cardinale Giulio Mazzarino, primo ministro di Francia. Questo legame con Mazzarino collocò Maria Beatrice in una rete di alleanze europee.

Per ragioni  politiche Maria Beatrice fu spinta a sposare, a 15 anni non ancora compiuti, il cattolico Giacomo Stuart, duca di York, vedovo e di 25 anni più anziano. 

Il matrimonio, celebrato per procura a Modena, fu confermato il 21 novembre 1673 a Dover, rendola duchessa di York.

Ritratto di Maria Beatrice d'Este

Dopo la morte del fratello Carlo II, Giacomo gli succedette e, con Maria Beatrice, fu incoronato come Giacomo II il 23 aprile 1685 a Westminster.

Westminster Hall, il Re e la Regina, con la Nobiltà e altri, 
a cena il giorno dell'Incoronazione, il 23 aprile 1685

Il loro unico figlio maschio sopravvissuto all'infanzia, Giacomo Francesco Edoardo Stuart, nacque poco prima della deposizione di Giacomo II nella Rivoluzione del 1688, quando Guglielmo III d’Orange e Maria II Stuart, figlia di primo letto di Giacomo II e di fede anglicana, rivendicarono il trono.

Giacomo II e Maria Beatrice furono costretti all'esilio in Francia, a Saint-Germain-en-Laye, ospitati da Luigi XIV, cugino di primo grado di Giacomo II in quanto entrambi nipoti di Enrico IV di Francia.

Giacomo II con Maria Beatrice e i due figli
a Saint-Germain-en-Laye
(Royal Collection Trust)

Maria Beatrice, che si considerava regina legittima, morì il 7 maggio 1718. Giacomo Francesco Edoardo, noto come il "Vecchio Pretendente", guidò la resistenza giacobita senza successo.

Unica regina d’Inghilterra di origine italiana, il suo legame con la città di Fano è celebrato dalla lapide commemorativa di Palazzo Martinozzi, che ricorda Laura madre di Maria Beatrice.

Palazzo Martinozzi

QUESTO PALAZZO
FU COSTRUITO NEL MDLXIV
DALLA FAMIGLIA COMITALE FANESE
DEI MARTINOZZI
CHE ALLA CORONA MODENESE
DIEDE LAURA
MADRE
DI MARIA BEATRICE
REGINA STUARDA D'INGHILTERRA

12/06/2025

Luogo del cuore spezzato

Pubblicati i risultati del Censimento FAI Luoghi del Cuore 2024

La prima pagina di questo blog, creata a novembre 2020, è stata realizzata per promuovere il Censimento dei Luoghi del Cuore, iniziativa biennale del FAI - Fondo Ambiente Italiano, volta a valorizzare e proteggere i luoghi più amati in Italia.

Censimento FAI - Terme di Carignano

Per tenere viva l’attenzione sulle nostre amate Terme, con l'allora nascente comitato "Riapriteci le Terme di Carignano", si aderì all'iniziativa già in corso. Il risultato fu modesto, con 93 voti raccolti ed il 1770° posto nella classifica nazionale.

Nel censimento del 2022, grazie a un passaparola più efficace, siamo riusciti a far parlare delle Terme, ottenendo 187 voti e il 411° posto a livello nazionale.

"Le terme di Carignano votate come Luogo del Cuore Fai"
(corriereadriatico.it del 26 maggio 2022)

Nel censimento del 2024, i cui risultati sono stati pubblicati oggi, le Terme hanno raccolto solo 52 voti, posizionandosi al 724° posto.

Ringraziamo di cuore chi ha sostenuto questa iniziativa con il proprio voto. Tuttavia, la bassa partecipazione riflette una crescente sfiducia nella possibilità di una riapertura delle Terme. 

La situazione delle Terme è ormai così desolante che solo un'immagine di fantasia può catturarne il sogno e la nostalgia.

05/06/2025

Merdoline di folpetti

Una ricetta tramandata dai pescatori fanesi

Questa preparazione a "denominazione di origine controllata" della tradizione marinara, a base di interiora di polpo, nasce dalla necessità della cucina povera di recuperare gli scarti che rimanevano dopo la pulitura del pesce.

"... a Fano del pesce i marinai conoscono tutto, sia come prenderlo, sia come mangiarlo, e nessun esperto può cucinarlo come loro..."

Si sventrano i folpi e si preleva da essi il sacchetto costituito dagli intestini, dalle interiora e dalle uova.

Si lava accuratamente l'involucro facendone fuoriuscire il liquido nero che il polpo usa come difesa e si mette il tutto in padella con olio, un pizzico appena di sale, pepe aglio e rosmarino (o prezzemolo) finemente tritati; infine si aggiunge 1/2 bicchiere di Bianchello che si fa evaporare a fuoco lento.

Occorre mescolare continuamente l'intingolo con una forchetta per evitare che le merdoline si attacchino e per evitare il formarsi di grumi che, eventualmente, vanno schiacciati o eliminati.

A cottura ultimata si ottiene una pasta scura, densa e omogenea che va spalmata su fette di pane precedentemente abbrustolite.

da "Tutti a tavola: le ricette della provincia pesarese" di Valentino Valentini

in copertina
"Natura morta con mele, piatto con formaggi e limone"
Carlo Magini (Fano, 1720-1806)
Quadreria Fondazione Carifano