Mercoledì 28 giugno, alle ore 10.30 in corso Matteotti (piazzetta Omiccioli)
A quanto sembra l'assessora Brunori non ha ripensamenti sul progetto del sottopasso di viale Cairoli e nemmeno il sindaco che dopo oltre un mese dalla richiesta di incontro da parte di quattro associazioni non da segni di vita.
Ma la protesta va avanti.
Prossimo appuntamento il 28 giugno alle 10.30 con un flash mob in corso Matteotti (piazzetta Omiccioli) a cui seguirà la consegna delle firme già raccolte al Sindaco Seri e successivamente all'ufficio protocollo.
L'assessora al Decoro Urbano sostiene che il progetto è partito due anni fa, ma si sbaglia. Risale al 23/12/2019 una nota del comune di Fano a RFI con cui chiedeva la revisione del progetto: il suo spostamento in asse verso il centro del viale e un aumento delle dimensioni. Quindi sono almeno tre anni e mezzo che la Giunta Seri lavora al progetto del nuovo sottopasso e in tutto questo tempo non ha mai ritenuto opportuno confrontarsi con i residenti e le associazioni ambientaliste e culturali. Questo modo di procedere è inaccettabile.
Occorre anche rilevare che il vecchio progetto di RFI prevedeva la riduzione ad una sola corsia della parte finale del viale, lato monte, e la sostituzione degli alberi che sarebbero stati abbattuti: cosa non prevista nel progetto esecutivo che la Giunta sta per validare/approvare.
È parimenti inaccettabile che si usi in maniera pretestuosa e ricattatoria i bisogni dei diversamente abili che allo stato attuale non possono attraversare il sottopasso. Per risolvere questo problema basterebbe costruire due ascensori (come è stato fatto a Marotta in Via Roma) o due montacarichi.
Viale Cairoli è un viale a rilevanza storico-architettonica perché la sua costruzione risale al 1876 e pertanto un qualsiasi intervento deve calarsi in quel contesto in maniera proporzionata, congrua e rispettosa dei valori paesaggistici e funzionali che rappresenta da 150 anni.
Viale Cairoli, "Villino Pulini" |
È chiaro quindi che la controversia che vede le associazioni, i residenti e tanti cittadini che hanno firmato la petizione non si risolve con la banale piantagione con qualche albero qui o là nella zona Lido.
Il progetto di sottopasso di Viale Cairoli va rimesso in discussione nella sua interezza.
Infine, quello di viale Cairoli non è l'unico sottopasso a non poter essere utilizzato dai portatori di handicap: alla stazione di Fano i binari 2 e 3 non sono accessibili a chi si muove in carrozzella, mentre le bici devono essere caricate in spalla per superare gli scalini. Questa si che è una vera emergenza!
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