Ricostruzione cronologica delle sorgenti utilizzate
1. "Raccoglitore medico" (1853)
2. Cartoncino illustrante le caratteristiche delle acque (1922)
3. "Stabilimento Fonti di Carignano Marche" (1923)
4. "Guida pratica ai luoghi di soggiorno e di cura d'Italia" (1936)
5. "Il bacino del Metauro" (1954)
6. Depliant degli anni '60
7. Accordo di programma del 2009
Riepilogo
Bibliografia e link
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Sale per le cure "orecchio-naso-gola" (depliant degli anni '60) |
1. "Raccoglitore medico" (1853)
Le fonti di Carignano sono note almeno dalla prima metà dell'ottocento, erano comunemente riconosciute di due tipi: un'acqua purgativa detta "del Tufo", per via del terreno da cui sgorgava, e un'acqua potabile detta "passante"; il popolo si recava a tali sorgenti per cure empiriche delle più svariate malattie digestive.
Nel periodico di informazione medica "Il Raccoglitore Medico" dell'anno 1853 si fa menzione di ricerche fisico-chimiche sull'acqua salino-iodica.
Fra i molti benefici che la natura volle prodigati nel territorio fanese sono da annoverarsi varie sorgenti di acque minerali, le quali scaturiscono in una piccola vallata nella Parrocchia di Carignano.
Sebbene da lungo tempo scoperte queste acque medicinali, è a dolersi che siano state sempre trascurate e non si sia cercato anche fra noi di trarre profitto da un presidio curativo, che la natura sembra aver cotanto diffuso sulla superficie del nostro globo, perché se ne giovassero gli uomini in vantaggio della loro salute. |
In questa recensione si riportano le caratteristiche di quest'acqua, che era del tipo purgativo forte, come quella successivamente denominata Bevana.
2. Cartoncino illustrante le caratteristiche delle acque (1922)
Il giorno dell'inaugurazione dello stabilimento viene distribuito un cartoncino con le informazioni sulle varie fonti e le indicazioni per l'uso.
Norme terapeutiche da seguire durante le cure Sorgente Bevana e sorgente Metaura (Prendono il nome rispettivamente dal torrente che attraversa lo Stabilimento e dallo storico Fiume che sbocca presso la Città) È acqua salina forte, da non adoperare mai sola. Deve essere corretta almeno con una metà di acqua leggera delle sorgenti Orianna di cui appresso. Deve essere bevuta ad intervalli di un quarto d'ora ogni bicchiere. Si tralascia di berne appena raggiunto l'effetto. Si completa il lavaggio dell'intestino ingerendo ad intervalli ripetuti bicchieri dell'acqua leggera suindicata. Sorgente Angiolella e sorgente Adriana (Prendono il nome la prima da Angiolello Da Carignano, il personaggio Dantesco che ebbe in dominio la località da cui prese il cognome la famiglia; la seconda dal bel Mare Nostro Amatissimo) È acqua salina purgativa di minore potenzialità delle precedenti e che può essere liberamente usata con la semplice cautela di non ingerirne eccessive quantità. È prudente però allungare anche questa con un terzo di acqua Orianna. Se ne beve, e si completa l'azione, come sopra. Sorgente Teresina (Prende il nome da Teresino Da Carignano che morì fieramente in esilio (XV sec.) e fu l'ultimo Da Carignano di cui si ha memoria) È acqua solforosa che contiene cospicue quantità di joduri e bromuri. Da usare secondo le prescrizioni del Medico. Sorgenti Orianna (Sono allacciate da una lunga galleria che prende il nome da Orianna Da Carignano, la quale divenne sposa di un Del Cassero per cementare la concordia cittadina col parentado delle due famiglie rivali). È acqua leggerissima e diuretica, utile nelle malattie del ricambio, specie nella diatesi urica. Può essere usata anche come ottima acqua da tavola. |