Messer Angiolello Da Carignano e messer Guido Del Cassero
A Fano anche i più giovani conoscono le vicende delle due illustri famiglie del periodo tardo-comunale della città: la fazione ghibellina dei Da Carignano e i rivali di parte guelfa Del Cassero.
Le due famiglie furono a lungo avversarie fino al 1291, quando le nozze tra Orianna Da Carignano, figlia di Angiolello, e Guido II Del Cassero, figlio di Guido, ne sancirono la riconciliazione.
Nel 1294, nei pressi del torrente Arzilla, le forze fanesi affrontarono unite Malatestino Malatesta impedendogli di conquistare Fano.
In seguito alla disfatta dell'Arzilla, Malatestino architettò la vendetta per mezzo di astuzia diplomatica.
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Angiolello e Guido furono invitati a parlamentare, ma catturati a tradimento dai sicari del Malatesta, furono uccisi e i loro corpi legati in un sacco e gettati in mare con una zavorra al largo dell'abitato di Cattolica.
La morte dei due capofamiglia segnò, quindi, l'inizio del dominio malatestiano a Fano.
Un'iscrizione con i celebri versi di Dante, da cui trapela simpatia per i "duo miglior di Fano" e sdegno per il tradimento "d'un tiranno fello", ricorda questo tragico evento (Inferno XXVIII, 76-83).
Iscrizione in via Montevecchio (palazzo all'angolo con piazza A.Costa) |
Il fabbricato dove è oggi posta l'iscrizione fu un tempo, prima delle sue ripetute trasformazioni, residenza della famiglia dei Da Carignano. La base di una torre medioevale in conci di pietra visibile sullo spigolo orientale dell'edificio è tutto quanto rimane della primitiva costruzione.
da "Il tempo e la pietra - I marmi parlanti", Patrignani-Battistelli (2010)