21/12/2023

Terme di Carignano: un possibile circuito turistico-religioso, culturale e del benessere

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Sono sempre più numerose le persone che frequentano le Terme (presidi sanitari autorizzati dal Ministero della Sanità) e ricorrono alle cure che all'interno di esse vengono proposte: l'elevata richiesta è determinata soprattutto da un insieme di valutazioni dovute alla ricerca della salute in senso lato, intesa cioè non come assenza di malattia, ma come condizione di benessere psico-fisico e sociale che permette di godere dei piaceri della vita.

È noto ormai che le terapie termali sono completamente naturali, visto che viene utilizzata solamente acqua arricchita di sali minerali, zolfo ed argilla a seconda delle cure che vengono effettuate a scopo preventivo, terapeutico e riabilitativo.

Strettamente collegato con il discorso termale è il benessere psico-fisico della persona, quindi cura della salute ed armonia di corpo e mente che può essere raggiunto attraverso un corretto stile di vita, regolare attività fisica, una buona dieta alimentare e con un contatto costante con natura ed ambiente.

Le future Terme di Carignano saranno il punto focale del recupero fisico della persona, ma già da ora è necessario creare per i futuri frequentatori tutte le condizioni ottimali per il benessere a 360 gradi e che permetta loro di raggiungere la salute attraverso le terapie termali.

Per fare ciò, non si deve fare altro che sfruttare tutto il potenziale e le innumerevoli possibilità che la nostra cittadina ha da offrire, e puntare su ciò che al momento attuale va per la maggiore: riaprire quindi le Terme di Carignano deve essere intanto vista come una priorità assoluta, perché attirerebbero nel nostro territorio urbano nuovi turisti, ma questa non è l'unica opportunità che creerebbero.

Per il raggiungimento del benessere fisico e mentale, si potrebbe pensare di creare dei percorsi specifici per camminare o per andare in bicicletta visto che il contatto con l'ambiente e la natura e fare sport, provoca la produzione di molecole che favoriscono il buon umore, come le endorfine o la serotonina, un ormone neurotrasmettitore che migliora lo stato di serenità.

A Fano la collina di Monte Giove potrebbe rappresentare l'itinerario ideale per cittadini e villeggianti, a cui si potrebbe coniugare lo sfruttamento di un filone di turismo molto importante ma che spesso viene erroneamente trascurato e cioè quello religioso, visto che a Monte Giove esistono diversi luoghi di culto.

Uno di questi è il bellissimo Eremo di Monte Giove, un monastero eretto nel XVII secolo abitato dai frati Camaldolesi, visitabile, con foresteria e annesso negozio in cui sono acquistabili i loro prodotti tipici.

Nonostante questi frati siano rimasti in pochi, sono ancora molto attivi e nella loro struttura vengono spesso organizzati convegni ed incontri importanti molto partecipati.

Altro luogo di culto che sorgerà a breve vicino all'Eremo sarà il nuovo monastero della congregazione dei frati trappisti, che hanno già provveduto a dare il via alla costruzione con un'ampissima foresteria dove nascerà anche un negozietto con i prodotti tipici del loro ordine religioso quali birra, cioccolata ed altro ancora.

E non finisce qua: in questo triangolo è presente anche la casa vescovile, contornata da una splendida struttura molto frequentata da gioventù delle varie parrocchie della provincia e soprattutto da boy-scout, tanto dinamici e continuamente in fermento nel creare attività aggregative.

Se ci si pensa bene, possedere tre strutture religiose così ravvicinate è una cosa piuttosto singolare e crearne un circuito vero e proprio dando una struttura ben definita a questo percorso, non risulterebbe per niente complicato e porterebbe beneficio ai cittadini fanesi ed al settore turistico.

Formella a decorazione della Palazzina
(foto di Pier Roberto Renzi dal gruppo FB - gennaio 2023)

Con l'intervento di un professionista tecnico del Comune che coadiuvi i lavori, basterebbe asfaltare le strade già esistenti ed attrezzarle in maniera tale che le persone vengano invogliate a lasciare a casa la macchina ed a salire in bicicletta, mettere dei cartelli con indicazioni precise per i percorsi, dei lampioncini alimentati dal fotovoltaico per l'illuminazione e per la sicurezza delle persone, delle panchine sparse qua e là, dei cestini per l'immondizia, delle rastrelliere per parcheggiare le biciclette, ma anche dei punti di ristoro dove eventuali passeggiatori possano sorseggiare in tutta tranquillità una bibita durante le calde ed afose giornate estive: questo porterebbe tante famiglie a percorrere ed a bazzicare questi luoghi meravigliosi.

Con poca spesa, si darebbe origine a qualcosa di importante che servirebbe a creare un circuito turistico-religioso, culturale e del benessere e darebbe rilievo a questa collina trascurata ma già tanto visitata anche senza la presenza delle migliorie proposte: basterebbe davvero poco per far vedere che il Comune c'è!

Se Fano vuole definirsi città turistica, deve adeguarsi e stare al passo con i tempi, creare opportunità coinvolgendo gli imprenditori a donare nuova vita a quei luoghi ed a quelle strutture che in tempi andati furono il nostro vanto tra cui le Terme di Carignano.

E' ora di far basta di rimandare e perdere tutte le occasioni che ci si stanno presentando: le città vicine sfruttano le opportunità e riescono a crearsele anche quando non esistono, non si capisce perché Fano deve sempre rimanere l'ultima ruota del carro e perché non si riescano a portare avanti i grandi progetti.

Beatrice Morbidoni