09/10/2023

Terme di Carignano: ma i cittadini fanesi contano così poco?

Comunicato della Presidente del Comitato "Riapriteci le Terme di Carignano"

Considerando che non sono seguite risposte pubbliche dopo il comunicato stampa divulgato diversi giorni fa, ci ritroviamo ora a sollecitare chiarimenti nei confronti dei cittadini fanesi da parte della politica.

Ma partiamo dal principio: recentemente è stato pubblicato un articolo dove venivano fatte riflessioni e domande ben precise riguardanti l'ultima opportunità che ci si presenta di poter finalmente riaprire le Terme di Carignano dopo anni di chiusura e di degrado completo della struttura.

Riassumendo velocemente, la nuova proprietà costituita da imprenditori del settore salute, aveva fatto richiesta di assegnazione dei 50 posti letto ormai vacanti da anni e che la proprietà si auspicava potessero far parte della clinica ortopedica che dovrebbe sorgere a Carignano.

Durante un'intervista radiofonica l'Avvocato Natali ha affermato però che se non venivano affidati alla sua struttura, a suo parere poteva andare bene anche l'assegnazione dei posti già citati al nostro nosocomio fanese, pur rendendosi disponibile ad effettuare riabilitazioni in acqua termale.

Ma la domanda principale di cui si attende ancora una risposta è per quale motivo, dopo l'approvazione del nuovo Piano Sanitario, questi posti risultano ancora incerti e non disponibili per l'Ospedale Santa Croce di Fano (*).

Ospedale Santa Croce
(cartolina di G.Baviera ricolorata)

Il silenzio sta continuando ad aleggiare e sta davvero infastidendo chi viene rappresentato dal comitato "Riapriteci le Terme di Carignano", di cui fanno parte anche varie associazioni che comprendono almeno un terzo della popolazione e costituiscono il tessuto economico della città.

La politica non sta rispondendo alle perplessità, così come al momento non sta neanche fugando i legittimi dubbi sorti riguardo l'eventuale ricostruzione di quella che potrebbe diventare una delle più belle strutture dell'Italia centrale e cioè le nuove Terme di Carignano.

Si continua inoltre a non capire il motivo per cui questi posti letto non sono finiti all'ospedale fanese nonostante tutti gli esponenti politici fossero d'accordo, con il conseguente giustificato timore che vadano a finire nel vicino nosocomio pesarese.

Una cosa buona e giusta da fare sarebbe quella di potenziare o almeno di preservare il nostro Santa Croce, ma visto ciò che diceva Andreotti: "A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca sempre", la preoccupazione è che ora vengano sottratti ulteriori fondamentali reparti dal nostro ospedale e che poi prendano anche questi la via di Pesaro.

Si tiene a far presente ai politici che il fatto che non vedano protestare i cittadini sotto la sede di Comune o Regione, non significa che la gente veda favorevolmente come vengono gestite le situazioni e il futuro del territorio soprattutto quando si tende a sottrarre un ospedale a Fano, terza città delle Marche, densamente popolata da tante persone bisognose di cure ed assistenza.

Quei posti letto che servono a Fano ma che probabilmente andranno a Pesaro: come si può pensare di essere concordi con le scelte della politica di non dare riscontri, di tenere la popolazione completamente all'oscuro dai suoi giochi e di informarla solo quando si è già deciso tutto?

Inevitabilmente, viene spontaneo chiedersi quale considerazione viene data alle persone che hanno diritto di voto.

Rinnovo pertanto l'invito a chi di dovere, di dare ai cittadini ciò che chiedono: risposte e spiegazioni.

Beatrice Morbidoni

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(*) La giunta regionale ha finalmente approvato il piano socio-sanitario, ma nonostante sia ribadita la notevole mobilità passiva per le "Specialità ortopediche" riguardo la provincia di Pesaro e Urbino (Area Vasta 1) non ci sono riferimenti ai 50 posti letto vacanti ormai dal 2018.

Regione Marche, mobilità passiva per Specialità ortopediche 2019
(DRG: Diagnosis Related Groups, Raggruppamenti omogenei di diagnosi)

Regione Marche, mobilità passiva per Specialità ortopediche 2019,
il maggior numero di ricoveri è proveniente da cittadini residenti in Area Vasta 1