"Ingemisco"

di Alessandro Nini (Fano, 1805 - Bergamo, 1880)

Ingemisco tamquam reus
Culpa rubet vultus meus
Supplicanti parce, Deus

Qui Mariam absolvisti
Et latronem exaudisti
Mihi quoque spem dedisti

Preces meae non sunt dignae
Sed tu, bonus, fac benigne
Ne perenni cremer igne

Inter oves locum praesta
Et ab haedis me sequestra
Statuens in parte dextra

La Palazzina censita nell'elenco degli "Edifici di valore storico e architettonico"
(art.19 Sistema Paesistico Ambientale) con il codice "S18N"

In quanto reo mi lamento
il mio volto arrossisce per la colpa
risparmia chi ti supplica, o Dio 

Tu assolvesti Maria
ed esaudisti il ladrone
anche a me hai dato speranza

Le mie preghiere non sono degne
ma tu, clemente, fa benignamente
ch'io non arda in eterno nel fuoco

Offrimi un posto tra le pecorelle
e separami dai caproni
ponendomi alla tua destra

💧💧💧

Promossa da Giuseppe Verdi, la "Messa per Rossini" è un requiem composto per commemorare la morte del compositore pessarese. Si tratta di una collaborazione tra i musicisti italiani più noti del tempo, ognuno dei quali ne scrisse una parte.  

Il fanese Alessandro Nini realizzò il movimento "Ingemisco".

La Messa avrebbe dovuto essere eseguita nel primo anniversario della morte di Rossini, ma, a causa di invidie e dissapori, l'esecuzione della composizione fu annullata.