Le "maxi vongole" di Fano esportate anche in Cina (*)
Non stiamo parlando delle "purasse", come sono chiamate localmente le vongole tipiche della nostra costa per cui è in corso il riconoscimento di Indicazione Geografica Protetta, bensì del progetto, presentato della precedente amministrazione comunale e successivamente cancellato da quella attuale, di una struttura a forma di doppia vongola che avrebbe dovuto ospitare un museo multimediale immersivo per celebrare l'ecosistema marino e la Fano marinara.
Le "maxi vongole", posizionate idealmente in via Nazario Sauro nei pressi del ponte pedonale che unisce la Sassonia con il Lido, avrebbero dovuto far parte, insieme al museo in corso di realizzazione nei locali dell'ex asilo "Manfrini" e dell'ex ristorante galleggiante "Scimitar", del Museo diffuso delle Marineria.
Il progetto è stato presentato con enfasi durante gli "Stati generali del turismo" a gennaio 2024, ma subito criticato, sia da componenti della maggioranza che dell'opposizione, soprattutto per la collocazione in un'area con vincoli portuali da rispettare.
Il buon senso è, infine, prevalso e la nuova amministrazione ha deciso di destinare la spesa prevista per le "maxi vongole" ad integrazione della realizzazione del museo presso l'ex asilo "Manfrini".
Sorprendentemente, il progetto delle "maxi vongole" ricompare in Cina, nella città di Nantong, come struttura di accoglienza di un parco tematico dedicato all'agricoltura costruita nel 2020 (*).